Difficoltà a respirare, febbre e tosse, inappetenza e nausea sono alcuni sintomi
di Redazione

Febbre sopra i 38 gradi, tosse, inappetenza e vomito, respirazione accelerata, ipossia (labbra blu), apnea, talvolta dolore addominale. Sono i sintomi che permettono di riconoscere la polmonite nei bambini.
Febbre, tosse e difficoltà respiratoria sono le manifestazioni classiche, a prescindere dall’agente infettivo e dall’età del bambino. Spesso il piccolo è anche inappetente e presenta nausea e vomito, mentre nelle forme più gravi, soprattutto nei primi anni di vita, può arrivare ad avere apnee e mostrare segni di ipossia (mancanza di ossigeno), come la cianosi (colorazione blu).
La diagnosi si basa essenzialmente sui sintomi e sui segni clinici. La conferma può essere ottenuta con la radiografia del torace che però non viene proposta a tutti i bambini, per non esporli a dosi eccessive di radiazioni. In genere la radiografia viene riservata ai casi in cui è maggiore l’interessamento polmonare; a quelli per i quali, per la gravità, è già previsto il ricovero; nelle forme con continue ricadute o nei casi di fallimento della terapia antibiotica.
Come si cura
Nella maggior parte dei casi la terapia è a base di antibiotici, efficaci sia nelle forme batteriche sia nelle infezioni miste batteriche e virali. In casi selezionati, quando la polmonite ha origine verosimilmente virale, può essere prescritta una terapia solo sintomatica. Se la polmonite è una complicanza dell’influenza, è possibile ricorre a farmaci antivirali, ma solo dopo aver confermato la presenza del virus influenzale con il test specifico.
Quali sono i capisaldi della prevenzione?
Lavare bene e spesso le mani è una delle azioni più efficaci per ridurre il rischio di infezioni respiratorie come la polmonite. Bisogna insegnare ai bambini a mettere un fazzoletto davanti alla bocca quando si tossisce o a lavarsi le mani dopo aver tossito con le mani davanti alla bocca.
Altrettanto importanti sono le vaccinazioni.
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