Sigilli alla casa al mare della moglie di Lombardo
di Redazione
Ispica – La Procura della Repubblica di Modica ha disposto il sequestro di una casa di circa 70 metri quadrati a mare a Ispica, di proprietà della moglie del presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, per un abuso edilizio su un immobile già ’sanato’. I sigilli sono stati posti la settimana scorsa su disposizione del procuratore capo Francesco Puleio.
Contro il provvedimento del magistrato è pendente un ricorso davanti al Tribunale del riesame, la cui data non è stata ancora fissata. L’immobile sarebbe stato di proprietà del governatore e successivamente donato a sua moglie, Saveria Grosso.
La casa si trova in località Cirica, presso contrada Marza e si affaccia su un golfo naturale di grande suggestione.
Cinque anni fa a Cirica è stato girato anche uno spot della Tim.
Lombardo comprò il terreno a Cirica oltre trent’anni fa, e subito dopo vi costruì la casa di villeggiatura. Da sempre trascorre le vacanze estive a Cirica.

La difesa dello studio Scuderi
“Il fedele recupero di un piccolo immobile di circa settanta metri quadri è avvenuto dopo avere seguito un iter amministrativo durato quasi quindici anni”. Lo dichiarano i legali dello studio Scuderi-Motta che assistono Saveria Grosso.
“Nel corso di questo lasso di tempo, a conferma della piena regolarità e legittimità delle opere – osservano dallo studio Scuderi-Motta – si sono ottenuti ben dieci provvedimenti autorizzativi e nulla osta da parte di tutte le pubbliche amministrazioni interessate, e sono state a suo tempo emesse sia ingiunzioni amministrative di sgombero, che il Tribunale amministrativo regionale ha sospeso con ordinanza definitiva, sia un sequestro preventivo cui ha fatto seguito il dissequestro da parte della Procura della Repubblica di Modica”.
“La riapertura di un’indagine che riguarda un intervento di così modeste dimensioni – conclude la nota del legali della signora Saveria Grosso – che nel corso degli anni ha attraversato il vaglio di innumerevoli procedimenti amministrativi e giurisdizionali i quali ne hanno confermato la legittimità, compreso quello della Procura della Repubblica che oggi nuovamente procede, interviene peraltro in un territorio che per il resto è stato purtroppo devastato da gravi fenomeni di abusivismo”.
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