Sono trascorsi 10 anni caratterizzati dal più assoluto silenzio
di Redazione
Ispica – Il presidente dell’associazione «Siciliantica», Sesto Bellisario e il presidente del comitato spontaneo «Pro nave Ippos» di contrada Longarini» hanno sottoscritto una nota per chiedere notizie sul restauro del relitto e la sua restituzione.
La richiesta è stata trasmessa al presidente della Regione siciliana, all’assessorato regionale ai Beni culturali, a dirigenti delle sovrintendenze di Ragusa e Siracusa, al sindaco di Ispica, a tutta la deputazione iblea.
Nella premessa viene fatta la storia del relitto rinvenuto nel lontano 1962, a Pantano Longarini, nell’antico «Porto Ulisse», pertinenza «ab antico» del Comune di Ispica relitto di una nave romana che per tutta una serie di motivi, di «dimenticanze» venne lasciato su un invaso artificiale a cielo aperto fino al 2001, anno in cui il relitto venne «riscoperto» dal sindaco protempore di Ispica, Rosario Gugliotta e segnalato alla Sovrintendenza iblea.
Nello stesso anno 2001, dall’assessore protempore della Regione, Fabio Granata, venne fatto oggetto di una conferenza di servizi con la presenza del direttore Grado, della dott.ssa Beatrice Basile, sovrintende ai beni culturali di Siracusa, dei direttori di restauro della sovrintendenza di Siracusa, dell’allora sovrintende pro tempore ai Beni culturali di Ragusa, Campo, del direttore dei museo di Camarina, Giovanni Di Stefano, dell’on. Innocenzo Leontini, del sindaco protempore Gugliotta e del suo esperto, Sesto Bellisario. Venne stabilito tra l’altro il restauro della nave e che la sede espositiva doveva essere individuata nel Comune di Ispica.
Sono trascorsi 10 anni caratterizzati dal più assoluto silenzio. Nella nota in questione fra l’altro si legge: «Considerato che dopo 10 anni dalla decisione assessoriale il relitto trovasi, non sappiamo in quale stato di conservazione, ancora depositato in un capannone della Sovrintendenza aretusea e che nessuna risposta è stata data sia al dott. Giovanni Di Stefano, della Sovrintendenza di Ragusa, che più volte, per iscritto, ha chiesto notizie in merito alla nave di Longarini ancora in fase di restauro, sia alla raccomandata del presidente della sede ispicese di «Siciliantica», Sesto Bellisario», per poi passare alle richieste.
Nello specifico, fra l’altro viene chiesta copia del verbale della conferenza di servizio, l’intervento dell’assessore regionale ai beni culturali per conoscere lo stato del restauro della nave «Ippos» e finché si adoperi per la sua restituzione al Comune di Ispica, come previsto dal protocollo d’intesa dell’ottobre 2001. Le autorità in indirizzo vengono anche informate che «Siciliantica» ed il Comitato spontaneo hanno raccolte migliaia di firme reclamando la restituzione del relitto.
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