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26/07/2020 12:05

Paolo Di Stefano stasera a Scicli

Presenta "Noi"

di Redazione

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Paolo Di Stefano stasera a Scicli
Paolo Di Stefano stasera a Scicli

Scicli – Appuntamento culturale con Paolo Di Stefano, del Corriere della Sera, stasera a Scicli nella sede del movimento culturale Vitaliano Brancati, al Torrente Aleardi a Scicli, alle ore 21. Di Stefano presenterà il suo nuovo libro intitolato “Noi”. Modera Giuseppe Pitrolo. 

Ci sono nella vita infiniti momenti che scorrono senza che ne conserviamo memoria, e altri invece destinati a imprimersi nella mente in modo così vivido da renderli misteriosamente compresenti a ogni istante che verrà. Paolo Di Stefano trova in queste pagine le parole per ciascun ricordo e insieme colma lacune, cerca ragioni, inscrive la storia di una famiglia nella Storia che ci coinvolge tutti.

«Un romanzo in cui la voce narrante si fa coro. In cui i ricordi sono semi vivi, pronti a fiorire e a raccontarsi» – Io Donna Finché sprofondato nel camminare, nell’ascoltare le curiosità di Maria e nel risponderle, a un certo punto ho cominciato ad avvertire che lì insieme a me e a Maria, per le strade di Città Studi, ti eri aggiunto anche tu e soffiavi e parlavi con noi, non volavi ma camminavi e parlavi con noi, e ne ero sicuro, talmente sicuro che neppure ho voluto chiedere a Maria se sentiva la stessa voce che sentivo io. E così in tre abbiamo fatto le scale, siamo entrati in casa e io mi sentivo assurdamente felice.

Lo scherzo tormentoso inflitto a un fratellino minore, un frutto mangiato insieme al nonno sotto un albero di mandorle, l’intercalare di un padre – “picciotti mei!”; ma soprattutto un giorno dell’aprile 1967 in cui piove, Patty Pravo compie diciannove anni, a San Siro Burgnich segna il secondo gol contro il Bologna e un bimbo di cinque anni muore per una malattia che di lì a pochi mesi diventerà curabile. Ci sono nella vita infiniti momenti che scorrono senza che ne conserviamo memoria, e altri invece destinati a imprimersi nella mente in modo così vivido da renderli misteriosamente compresenti a ogni istante che verrà. Paolo Di Stefano – il fratello maggiore, colui che gioca in un’altra stanza mentre la morte arriva, il figlio condannato a vivere e ricordare – trova in queste pagine le parole per ciascun ricordo e insieme colma lacune, cerca ragioni, inscrive la storia di una famiglia nella Storia che ci coinvolge tutti. La Sicilia del Ventennio e poi dello sbarco alleato, un amore a Palermo, la Milano frenetica del boom, un uomo innamorato della letteratura che dalla luce accecante del sud giunge in Svizzera per cercare riscatto da un padre violento; donne dall’aspetto fragile ma dalla tempra di leonesse; il dialogo mai interrotto e mai compiuto con il fratello, la cui voce – rossa come le macchie sottocutanee della leucemia – è sottile e perentorio contrappasso a ogni momento di tregua; il futuro intravisto nelle curiosità di una figlia. Con emozione e misurata eleganza il narratore racchiude in questo romanzo il senso di un’esistenza intera, raccoglie le tracce di un universo di vite non illustri eppure notevoli per comporre il romanzo di una famiglia, di un “noi”: forse la sola dimensione che possa salvarci, perché in fondo, senza saperlo, insieme siamo stati felici.