Informativa urgente alla Camera, e intanto oggi parte il maxi concorso per la scuola
di Redazione

“L’Italia è oggi in una situazione ben diversa rispetto a quella del mese di marzo, anche se anche questa situazione si sta rivelando molto critica”. Giuseppe Conte parla a Montecitorio in un’aula semideserta, con pochi deputati presenti. “Saremo pronti a intervenire nuovamente se necessario – aggiunge il presidente del Consiglio -. Siamo ancora dentro la pandemia e il costante aumento dei contagi ci impone di tenere l’attenzione altissima “.
“Le attività scolastiche continueranno in presenza – assicura -. Non possiamo permetterci che uno dei principali assi portanti del Paese, dove sono riposte le migliori garanzie di un futuro migliore, possa subire ulteriori compromissioni, ulteriori sacrifici. Lo dobbiamo all’impegno sin qui risposto dai nostri dirigenti scolastici, dai nostri docenti e dal personale Ata, che – pur in condizioni difficili – hanno garantito, nel periodo anche più duro, la continuità didattica, sperimentando nuove e talvolta inesplorate attività di insegnamento.
“Lo dobbiamo anche alle famiglie – ha aggiunto – E lo dobbiamo, soprattutto, ai nostri ragazzi”. Il tutto mentre oggi ben 1645 aspiranti docenti si sono riuniti a Roma per la prima prova del concorso straordinario pervicacemente portato avanti dalla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, nonostante l’ascesa dei contagi, le paure di tanti candidati che hanno rinunciato e le critiche in coro dei sindacati: “Farlo ora è stata una follia”. Trentaduemila in tutto i posti in palio, insieme alla salute di tante persone.
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