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22/12/2010 09:56

Le osservazioni al Piano Paesistico della giunta Rustico

Gli emendamenti proposti alla Regione

di Redazione

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Ispica – Il sindaco Piero Rustico ha reso note le osservazioni avverso il Piano Paesaggistico della Provincia di Ragusa che il Comune di Ispica – II Area Settore Urbanistica ha predisposto al fine di procedere ad una seria revisione delle norme prescrittive e delle delimitazioni territoriali dei livelli di tutela.

Le osservazioni, approntate di concerto con l’Ing. Giovanni Solarino e l’Ing. Vincenzo Arancio, sono state prodotte nella fase di concertazione con i referenti degli Enti locali coinvolti, alla quale il Comune ha partecipato con l’obiettivo di contribuire in maniera forte e responsabile alla formazione del Piano, adottato con D.A. n. 1767 del 10/08/2010.

Nella fattispecie, si chiede di posticipare il termine entro cui i Comuni devono adeguare i loro strumenti urbanistici alle previsioni del Piano, di inserire fra le trame ed i manufatti del paesaggio agrario anche le costruzioni rurali destinate alla permanenza dell’uomo sul territorio (quali ville, dimore storiche e simili), che costituiscono testimonianza dell’atavico e storico attaccamento delle comunità locali iblee al luogo in termini di presidio e tutela dello stesso; sempre in riguardo alle zone agricole e rurali, si chiede di specificare che in esse sia possibile realizzare edifici per abitazione nei limiti previsti dalla norma urbanistica generale, aggiungere in modo esplicito che siano consentite abitazioni singole in zona ‘E’ anche non riferite all’uso agricolo e di differenziare, dal punto di vista sia grafico che normativo, le aree poste a fascia di rispetto lineare a protezione dei fiumi: i corsi d’acqua che insistono nell’altopiano ispicese, infatti, sono costituiti da vere incisioni naturali con rilevanza orografica, geologica e paesaggistica, rispetto a quelli posti a valle che sono da ricondurre a meri canali di scolo; viene, inoltre chiesto, di eliminare il divieto generalizzato di apportare varianti agli strumenti urbanistici comunali, poiché ciò limita fortemente la competenza del Consiglio comunale, oltre ad essere palesemente in contrasto con la legislazione strategica per gli insediamenti produttivi.

Per quanto riguarda le aree con livello di tutela 3, viene chiesto di prevedere la ristrutturazione edilizia con esclusione della totale demolizione fra gli interventi consentiti sul patrimonio edilizio esistente, di rideterminarne la perimetrazione in virtù del regime vincolistico già esistente (zone SIC e ZPS) e di inserire tutta la fascia costiera ispicese, dal Canale Santa Maria del Focallo a Punta Ciriga, fra le aree di recupero; viene richiesto, poi, che in essa sia ancora possibile realizzare scogliere artificiali, barriere e opere per la fruizione del mare come attrezzature per l’esercizio della nautica sportiva a vela ed eventuali campi scuola di supporto a terra e a mare, considerando che sono stati previsti solo accessi pedonali e parcheggi.

Per quanto concerne il paesaggio locale, i tecnici chiedono di eliminare le proposte che impongono norme urbanistiche di distanze obbligatorie fra costruzioni ritenute spropositate, tenuto conto della reale natura delle costruzioni ad uso agricolo, che devono comunque essere gestite in modo organico e funzionale alla produzione; viene, altresì, richiesto di eliminare divieti generalizzati relativi alla realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti alternative ed altri impianti di pubblico interesse.

Negli interventi in zona ‘C’, area oggetto di trasformazione urbanistica già avvenuta, viene rivendicata la possibilità di imporre lo stesso livello di tutela in relazione all’edificazione secondo le norme del PRG, mentre per Cava Ispica ed il Parco Archeologico della Forza è ritenuta eccessiva la perimetrazione da sottoporre a tutela di livello 3, poiché la zona da tutelare è già puntualmente interessata da vincoli SIC; il Piano così com’è stato concepito, per di più, prevede il divieto assoluto di eseguire varianti agli strumenti urbanistici comunali, non tenendo in debito conto le future esigenze di interesse pubblico che non è possibile prevedere.

Da ultimo viene richiesto di arretrare il vincolo con il livello di tutela 2 apposto al territorio della S.S. 115 Ispica – Rosolini, facendolo coincidere con il gradone tettonico esistente, il quale è l’emergenza geologica che ha assunto valore paesaggistico dal momento che separa due territori morfologicamente diversi, e di limitare il vincolo archeologico alle aree strettamente coincidenti con il vincolo archeologico già esistente.

Il lavoro prodotto dagli Ingegneri Solarino e Arancio è encomiabile e puntuale, frutto di un attento studio del territorio e di una profonda conoscenza del rigido sistema normativo e vincolistico cui la nostra città è già sottoposta. Le osservazioni presentate, pertanto, risultano congrue e fondate; a questo proposito, mi ritengo fiducioso che esse vengano accolte, evitando così lungaggini e contenziosi che rischierebbero di insidiare l’obiettivo principale che ci siamo posti: tutelare l’esclusivo interesse dei cittadini” ha dichiarato il sindaco Rustico.