Attualità
|
15/02/2021 09:53

Covid, sventola bandiera gialla: l’Isola torna finalmente a sedersi al bar

Il nuovo corso in vigore da oggi sino a fine febbraio, quando si rifaranno i conti delle aperture

di Redazione

Il nuovo corso in vigore da oggi sino a fine febbraio, quando si rifaranno i conti delle aperture
Il nuovo corso in vigore da oggi sino a fine febbraio, quando si rifaranno i conti delle aperture

 Ragusa – Da oggi sventola bandiera gialla. In attesa che s’avveri la profezia di Battiato e diventi bianca, nel frattempo non si balla, come voleva invece Gianni Pettenati: né in palestre e circoli culturali né tantomeno in discoteche o night club. Però si mangia. Seduti al tavolo, fino alle 18, all’interno di bar, ristoranti, rosticcerie, pasticcerie e quant’altro serva cibo e bevande. Naturalmente distanziati e mascherati. Poi si chiude, il tempo di fare due passi serali tra i negozi (che erano già tutti aperti) e si torna a casa: proseguono al solito solo i locali che servono pasti caldi, col delivery all night long o l’asporto fino alle 22. Anche il coprifuoco fino alle 5 del mattino è confermato. Anche i virologi riconoscono che a pranzo o a cena il rischio è uguale, se c’è il cliente “diffusore”: chiudere la sera significa solo togliere una occasione di contagio tra le tantissime che occorrono ormai durante giornata. L’unica, come per i musei, è contingentare gli ingressi, approntare gel all’entrata ed evitare assembramenti all’esterno.

L’altra importante novità riguarda gli spostamenti all’interno della regione consentiti, come ogni movimento, senza bisogno di autocertificazione. Questa occorre solo per lasciare o entrare nell’Isola, per i motivi che ormai hanno imparato anche i muri. Consumazioni al chiuso fino al tramonto e circolazione più libera: sono le sole due sostanziali novità introdotte nei nostri giorni dal passaggio al giallo. Ogni ulteriore specificazione è riportata in dettaglio sulla piattaforma online Covidzone. Tutto questo almeno fino a lunedì 28 febbraio – ultimo giorno del mese – quando ci sarà un nuovo aggiornamento da parte del confermato ministro della Salute, Roberto Speranza. Troppo presto forse, contando il periodo di incubazione del Covid, per valutare appieno i risultati degli allentamenti. D’altro canto, proprio perché non radicali e introdotti molto gradualmente, c’è la buona possibilità che – non sconvolgendo le nostre vite – non scombinino all’improvviso nemmeno le curve fin qui ottimamente raggelate.