Attualità
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23/02/2021 17:08

Covid: virus ‘rivoluziona’ spazi a Palazzo dei Normanni

di Ansa

Covid: virus 'rivoluziona' spazi a Palazzo dei Normanni
Covid: virus 'rivoluziona' spazi a Palazzo dei Normanni

PALERMO, 23 FEB Nella camera da letto voluta dalla
regina Maria Carolina d’AsburgoLorena, principessa delle due
Sicilie e moglie di Ferdinando IV di Borbone, ora si riuniscono
le commissioni parlamentari impegnate nell’esame della manovra
finanziaria. Non è un ‘capriccio” degli onorevoli quello di
“occupare” la sala Pompeiana dove spiccano le decorazioni
neoclassiche influenzate dagli scavi di Ercolano e Pompei ma una
necessità dettata dalle regole antiCovid.
   
Una “rivoluzione” degli spazi a Palazzo Reale, che coinvolge
altre prestigiose sale, adottata per garantire la sicurezza dei
parlamentari e del personale e per consentire l’attività in
presenza seppur nei limiti delle disposizioni (uso mascherine,
igienizzazione continua, distanza di almeno un metro, presenza
in commissione dei soli deputaticomponenti).
   
Con l’inizio del percorso parlamentare di bilancio e legge di
stabilità che terrò impegnati i parlamentari fino a metà marzo,
stamani nella sala Pompeiana si è riunita la commissione Sanità,
a seguire quella Ue. Nella sala stampa, che si affaccia su
piazza del Parlamento, si è riunita invece la commissione Affari
istituzionali, mentre la ‘casa’ provvisoria della commissione
Bilancio è la sala ‘gialla’ intitolata a Piersanti Mattarella, e
in genere luogo di eventi e convegni. Ogni volta che le
commissioni si alternano nelle grandi sale il personale dell’Ars
provvede alla sanificazione dell’ambiente per permettere la
prosecuzione delle attività nella massima sicurezza. Davanti
alla buvette vige il divieto di stazionamento, mentre la saletta
antistante i locali della commissione Bilancio e di solito molto
frequentata durante i lavori della finanziaria, è vuota.
   
Gli eventuali ospiti vengono accolti dai deputati nei gruppi
parlamentari o nella sala Archimede, mentre il Palazzo rimane
off limits per i turisti: per la Fondazione Federico II la
chiusura ai visitatori imposta dal Covid si traduce in una
perdita di circa 30 mila euro di incassi al giorno. Non solo.
   
La Fondazione, oltre a sospendere le tante iniziative culturali
in cantiere, è stata costretta a “congelare” la trasformazione
dei rapporti di lavoro del personale da parttime a fulltime,
come già deliberato dall’amministrazione. (ANSA).