Cultura
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05/01/2011 00:14

Il teatro della Giustizia

I tribunali e la farsa

di Giuseppe Savà

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Alessandro Sparacino pm disincantato
Alessandro Sparacino pm disincantato

 Ispica – “Il pubblico è smaliziato, ha bisogno di storie pruriginose, troniste, sesso, violenza, sangue”.

A parlare è il sostituto procuratore della commedia andata in scena ieri sera a Ispica, in cui la Compagnia Teatrale Iblea ha interpretato un testo del dottore Francesco Puleio, vero procuratore capo del Tribunale di Modica e commediografo nel tempo libero.

“Piace ciò che stuzzica, diverte e mette paura”, prosegue nel suo sfogo da seduta di autoanalisi il pm della farsa andata in scena con la regia di Alessandro Sparacino, vero mattatore della serata. 

“Cosa sono i processi?” chiede il pm in scena-. “Sono incubi collettivi, sogni da debellare, in cui il vero processato è lo spettatore del processo, prima ancora del delinquente”. 

 

“Oggi hai un’influenza stagionale? Errore. Si chiama epidemia. Il ruolo dei giudici oscilla dal terrificante al consolatorio, dal catartico al liberatorio. Ecco, noi siamo i liberatori!”

Nell’ironia di queste battute, interpretate dal coprotagonista della commedia durante il primo tempo, c’è il tema vero della commedia, la farsa in due atti di Puleio. 

 

Qual è il mestiere dei giudici oggi, eletti a salvatori della Patria dopo Mani Pulite e retrocessi al ruolo di rompiscatole dopo l’allargarsi della macchia investigativa alla platea degli spettatori di quella gogna mediatica? Sembra questo il tema dominante, nascosto nelle trame di una piece leggera, sicuramente più godibile nel secondo tempo, riuscito e affiatato, mentre inutilmente macchinoso risulta il primo, rovinato nell’abbrivio da alcune cadute di tono che in maniera facile strizzano l’occhio allo spettatore. 

L’autore, martedì sera, rischiava di schiacciare, con la sua ingombrante, e  circondata presenza in sala, gli attori, che si sono dimostrati bravi. 

Una menzione all’ottimo Sparacino, che ha trovato degna spalla nell’altro sostituto procuratore, Carmelo Gugliotta; e ancora val la pena citare, nel ruolo di brigadiere, Angelo Carpenzano, che porta la moglie alla revisione e la macchina a fare la Tac in ospedale, mentre il medico legale, Lorenzo Maria Zarino ha strappato applausi a scena aperta. 

 

Convincenti Milena Spadaro, Giovanni Santangelo e l’irresistibile Alessandra La Perna, l’avvocatessa che seduce il pm con sms e sguardi erotici e conturbanti nel bel mezzo dei processi.

 

Una maggiore limatura del testo e dell’intreccio del primo tempo contribuirebbe a snellire l’opera, che resta senza pretese, ma di fattura dignitosissima.