Cronaca
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22/01/2011 13:55

Rapinarono un agricoltore, arrestati a Librino

Il furto in luglio

di Redazione

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Angurie
Angurie

Ispica – Nel mese di luglio, verso le 8 di sera, si erano presentati nelle campagne di Ispica con il chiaro intento di rubare un grosso quantitativo di angurie dal fondo di proprietà di un imprenditore agricolo ispicese. Si erano presentati in 5 a bordo di due autovetture ed avevano iniziato a raccogliere la frutta e a caricarla nei bagagliai quando, malauguratamente, un passante notò la scena ed avvisò immediatamente il proprietario del furto che si stava perpetrando in suo danno.

L’agricoltore raggiungeva immediatamente la sua proprietà con il chiaro intento di mettere in fuga i ladri, ma uno di questi, tuttavia, lo bloccava minacciando, al contempo, di colpirlo al capo con una grossa pietra che si trovava a terra in caso di tentativo di fuga.

Nel frattempo i complici ultimavano le operazioni di caricamento della frutta sulle loro auto facendo poi perdere le loro tracce. L’agricoltore, lasciato solo, aveva quindi modo di fuggire e rientrare a casa.

Il giorno seguente, transitando nei pressi dei Carabinieri di Ispica, l’agricoltore notava che all’interno del cortile della caserma vi era parcheggiata proprio l’autovettura che i ladri avevano utilizzato per derubarlo delle sue angurie il giorno prima, autovettura che i Carabinieri avevano casualmente fermato nella mattinata durante un controllo predisposto proprio per arginare il fenomeno dei furti in agricoltura che in quel periodo avevano fatto registrare una preoccupante recrudescenza. Anche in quella circostanza, all’interno del veicolo, i Carabinieri avevano trovato ortaggi e frutta, probabile oggetto di furto nei campi ispicesi in danno di ignaro agricoltore.

Una volta entrato in caserma l’agricoltore riconosceva senza ombra di dubbio, tra le persone fermate dai Carabinieri, il giovane che la sera precedente lo aveva immobilizzato e minacciato permettendo ai suoi complici di perpetrare il furto delle angurie sotto i suoi occhi.

Da quell’episodio ebbe inizio una incessante e prolungata attività d’indagine che si è conclusa ieri a Catania con l’arresto di due giovani, entrambi originari del quartiere Librino, colpiti da una ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale di Modica in piena sintonia con le risultante investigative prodotte dai militari di Ispica. Si tratta dei pregiudicati FARO Salvatore (34 anni) e STRANO Fabio (18 anni). I due sono stati svegliati e tratti in arresto alle prime ore del mattino dai Carabinieri delle Compagnia di Modica e di Catania Fontanarossa, reparto competente per territorio.

Dovranno rispondere di concorso in rapina e non di furto atteso che “la condotta di chi adopera violenza o minaccia immediatamente dopo la sottrazione, per assicurare a sé o ad altri il possesso della cosa sottratta o per garantirsi l’impunità” costituisce il discrimen tra il tentativo di furto e la rapina impropria.

Per uno dei 2 rapinatori si sono aperte le porte del carcere di Catania, per il complice sono stati disposti gli arresti domiciliari.