E nonostante le numerose infrazioni che si registrano sull'Isola da una settimana
di Redazione
 
					Ragusa – Nell’ultimo bollettino Covid serale il tasso di positività siciliano s’è mantenuto attorno al 3,2% mentre quello nazionale è crollato al 2,4. Complessivamente sono gli stessi numeri di 7 giorni fa, i ricoveri però continuano complessivamente a scendere. Dei quasi 900 nuovi casi assoluti totalizzati in 24 ore in tutta la regione – che martedì hanno riportato l’Isola al secondo posto in Italia – quasi 400 in sono nella provincia etnea, arrivata a contarne più del doppio di Palermo. Catania, dove ieri un paziente positivo è perfino “evaso” dal Policlinico per un caffè, è da un paio di settimane terra di nessuno: già alla vittoria dello scudetto dell’Inter, nel video inedito che pubblichiamo in fondo, il centro storico era stato invaso da una folla impazzita di giovani. Ma anche nel capoluogo, lo scorso weekend, i tifosi sono riusciti allo scoperto per l’ultima di Serie C, come si vede nel secondo filmato diffuso in Rete l’altroieri. I video continuano a spuntare sui social, paralleli alle eversioni che documentano.
Quattro persone di Raffadali si sommano al novero dei denunciati perché giunte senza giustificato motivo ad Agrigento, dov’è stato comminato anche il “daspo urbano” a 2 migranti per resistenza a pubblico ufficiale e ubriachezza molesta, oltre che per violazione della normativa anti Coronavirus. La Sicilia continua comunque a vedere giallo anche in base alla revisione dei due indicatori principali con cui Roma ha assegnato finora i colori, e di cui discuteranno oggi governo e Regioni: l’Rt ospedaliero e l’incidenza dei casi di infezione da Covid. Per il passaggio nella massima fascia di rischio, le soglie del primo verrebbero abbassate di 10 punti, portando i livelli di occupazione sostenibile in area medica e intensiva rispettivamente al 30% e al 20% dagli attuali 40 e 30. Anche il secondo parametro per il rosso sarebbe rivisto al ribasso, fissandolo a 150 anziché 250 casi su 100mila abitanti. Il presidente di Confcommercio Sicilia Gianluca Manenti, al sesto giorno di sciopero della fame, può riprendere a mangiare: da lunedì prossimo sull’Isola ripartiranno molte attività.
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