Cronaca
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12/06/2021 09:45

Incidente di febbraio, muore in ospedale Daniele Scalogna, di Comiso

Fu vittima di un incidente autonomo nella zona del mercato ortofrutticolo

di Redazione

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Incidente di Pasqua, muore in ospedale Daniele Scalogna, di Comiso
Incidente di Pasqua, muore in ospedale Daniele Scalogna, di Comiso

Comiso – Dopo quattro mesi in ospedale a Palermo è morto oggi Daniele Scalogna, giovane di 26 anni di Comiso. In febbraio aveva avuto incidente stradale nei pressi della zona industriale di Comiso. Oggi il decesso a Palermo all’ospedale Villa Sofia Cervello.

Daniele, il 19 febbraio, fu ricoverato in un primo momento in gravissime condizioni all’ospedale Guzzardi di Vittoria, dove giuns in seguito a un incidente stradale autonomo nella zona industriale di Comiso, nei pressi del mercato ortofrutticolo. Poi il trasferimento, disperato, all’ospedale di Palermo. Oggi il decesso. 

“C’erano tanti modi per il risveglio di oggi, ma come tuo solito lasci tutti a bocca aperta…. Buon viaggio in paradiso mo figghiuozzu ❤️, la sofferenza finisce qui, ora ti aspetta una vita di gioia e sorrisi, seguici tutti da lassù ti ho voluto un mondo di bene, un abbraccio, ciaaaa spruzzi 😭😭😭😭 condoglianze pure a mamma e papà”, si legge tra i messaggi di dolore. 

“Ho sempre avuto tante parole da dire e puntualmente tu mi dicevi “ah mincia quantu parri” -scrive la sorella-. 
Oggi ho perso tutte le parole,il senso e la ragione.
Volevo dedicarti qualcosa,perché mio fratello se la merita una dedica. Una,due,mille..non sarebbero comunque abbastanza.
Ci siamo lasciati quel venerdì con “ci vediamo dopo” e ci siamo lasciati puntualmente questo venerdì con “ci vediamo dopo”
Daniele mio, chi non ti ha conosciuto non sa cosa si è perso. Tutte le meraviglie del mondo si è perso.
La verità è che si, ci vedremo, tutti i giorni per il resto dei tempi dentro il mio sangue, il mio cuore,la mia anima, i miei ricordi, nella mia mente dove sono presenti tutti i tuoi sorrisi e nelle orecchie dove rimbomba la tua voce.
Sai amore mio,volevo dirti che sei un guerriero. Il più forte che io conosca.
In questi quattro mesi nella tua eterna lotta ho chiesto a Dio perché. Perché a te? Perché a lui? Perché a mio fratello? Non hai fatto nulla di male, mai.
Cosa servi a lui? Servi qui. Servi a me. Servi a noi.
Aveva bisogno di un impianto elettrico da un professionista? No. E allora perché gli sei servito proprio tu!
Eri stanco, lo capisco, sei stato fin troppo forte dal giorno zero e io sono orgogliosa di te, della tua forza e della tua anima.
Avevi tante cose da fare, ancora un mondo da scoprire, lingue da imparare, una vita da adulto da costruirti, mettere su casa e famiglia.
Dovevi essere il mio testimone di nozze, dovevi essere il padrino e lo zio migliore per i figli che forse un giorno avrò.
Dovevi essere tante cose e le sarai tutte. Te lo prometto.
Ti perdono per averci lasciato e tu perdonami tutto quello che ho da farmi perdonare.
Perdonami se non ti ho stretto la mano a lungo. Avrei voluto essere lì con te ,avrei voluto fare tante cose per te vita mia.
Adesso sarò per sempre sulla tua pelle.
Del mio cuore non è rimasto niente,soltanto te.
Puoi raggiungere forse adesso la tua meta.
✨HAI TRENT’ANNI PER SEMPRE.✨
Adesso ho l’angelo più bello che esista.
Mi mancherai ogni attimo di questa insopportabile vita.
La tua picciridda, per sempre”.