"Il valore di un uomo lo vedi dal sorriso della donna che ha accanto"
di Redazione

Motta Sant’Anastasia – Quando la toppa è peggio del buco. Si è rivelata un boomerang la targa dei consiglieri di maggioranza di Motta Sant’Anastasia, comune catanese a guida leghista, che voleva essere un tributo in memoria delle vittime di femminicidio. La placca è firmata in calce coi nomi di battesimo dei consiglieri – in maggioranza donne – come a volersi appuntare un gallone in petto, cavalcando una disgrazia.
La frase incisa – “Il valore di un uomo lo vedi dal sorriso della donna che ha accanto” – è stata affissa ieri in via Carmine Caruso, nel centro cittadino, all’indomani dell’omicidio di Vanessa Zappalà, sollevando immediatamente un polverone di polemiche social: ci sono sempre gli uomini al centro, contestano molte femministe in Rete. “Non credo si possano scegliere parole peggiori per commemorare le vittime di violenza di genere” commenta una; “Sempre e solo loro al centro dell’universo, che poveracci” replica un’altra; “Bisogna fare un blitz e toglierla” suggerisce un’altra ancora.
Non manca naturalmente la voce dell’opposizione: “Il sorriso di una donna dipende soprattutto dalla possibilità di realizzare sé stessa attraverso le proprie competenze e la propria forza, affermandosi nel lavoro e conquistando la propria indipendenza – sottolinea Ersilia Savarino del Pd, presidente dell’assemblea provinciale -. È evidente che chi l’ha pensata e voluta ha un ritardo culturale enorme rispetto a ciò che le donne oggi vogliono e sono”.
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