Dalla saliva lasciata sulla tazzina la prova della rapina compiuta
di Redazione

Palagonia – Smascherato, a oltre 4 mesi dai fatti, un 33enne che lo scorso 20 aprile ha messo a segno una rapina a Palagonia, nel catanese: col volto travisato e armato di coltello, ha fatto irruzione in una tabaccheria costringendo la titolare a consegnargli i 500 euro in cassa. Dopo il colpo, l’uomo si è completamente disfatto del proprio “costume”, seminando i pezzi durante la fuga come Pollicino.
I carabinieri, giunti sul posto, avevano infatti trovato in una via un cappellino verde e bianco, una borsa di plastica di colore blu e rossa e un coltello con la lama rossa; più in là, in piazza Risorgimento – a circa 300 metri dal negozio rapinato – un giubbotto di pelle nero e uno scaldacollo bleu: tutto perfettamente corrispondente al camuffamento del malvivente.
Per inchiodare il sospetto, i militari l’hanno invitato in caserma per alcuni accertamenti. Qui gli è stato offerto un caffè, lasciando sul bordo del bicchierino quello che gli investigatori volevano: tracce biologiche del suo Dna. Il tempo necessario per compararle con quelle trovate su berretto e scaldacollo, e sono scattate le manette.
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