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02/09/2021 11:23

Covid, Sicilia nazione a parte: ago della bilancia nazionale

Le prove matematiche dell’efficacia dei vaccini e delle colpe di amministratori e abitanti

di Redazione

Le prove matematiche dell’efficacia dei vaccini e delle colpe di amministratori e abitanti
Le prove matematiche dell’efficacia dei vaccini e delle colpe di amministratori e abitanti

 Ragusa – La Sicilia, in virtù dell’importante numero di residenti (4,8 milioni, oltre l’8% della popolazione nazionale) è in grado di spostare il dato medio dell’intero Paese. Pur in condizioni epidemiologiche simili la Sardegna (1,6 milioni di abitanti), seconda candidata alla zona gialla, ha un impatto molto minore sui numeri complessivi.

Al 30 agosto il 69,3% degli italiani ha ultimato il ciclo vaccinale, mentre i siciliani sono il 61,3%, in gran ritardo anche rispetto ad altre regioni a forte vocazione turistica – usata spesso a ”scusa” della criticità – come Liguria (68,3) ed Emilia Romagna (70), oltre alla Sardegna (66%). Per quanto concerne le fasce più a rischio: in Italia è stato vaccinato l’82,6% della popolazione tra 60 e 69 anni, e solo il 73% in Sicilia (85% in Emilia Romagna, 80,4 Sardegna, 77 Liguria); tra i 70 e 79 anni ha ricevuto almeno una dose l’87,8% in Italia e il 78% in Sicilia (90% Emilia Romagna, 86 Sardegna, 85 Liguria); tra gli over 80 è il 91,7% in Italia e il 77% in Sicilia (97,4% Emilia Romagna, 92,3 Liguria, 85,3 Sardegna).

Dai vaccini ai contagi: dei circa 50mila nuovi casi individuati nel Paese ad agosto oltre un quinto, quasi 11mila, sono siciliani (il 21,8%); mentre la Sardegna ha pesato sul totale per il 4,8%. L’incidenza settimanale per 100mila abitanti segna 227 positivi sull’Isola, a fronte degli 83 italiani (76 in Liguria, 103 Emilia Romagna, 150 Sardegna). Infine i reparti: la Sicilia occupa il 21% delle rianimazioni e il 19% dei ricoveri ordinari di tutta Italia; la Sardegna, invece, si aggira in entrambe attorno al 5. Nell’ultima settimana l’incremento delle due voci sull’Isola è stato rispettivamente del +38 e +18%, a fronte di un aumento nazionale del 16 e del 13%. 

Sui decessi ci asteniamo: da tempo quelli comunicati ogni giorno sono conseguenza di continui “recuperi” dal passato. La matematica, comunque, attesta l’evidente correlazione tra copertura anticorpale e impatto del virus su tutte le curve e, nel confronto con altre regioni turistiche, crocefigge la Sicilia alle proprie singole responsabilità: nei confronti della campagna vaccinale e delle ripetute e incontrollate violazioni di troppi residenti, che finiscono con l’inguaiare la maggioranza virtuosa.