AdBlue e l’aumento dei prezzi del metano, è allarme riserve per le auto Diesel
di Redazione

Continua ad aumentare il costo del metano. È dall’inizio del mese che il suo prezzo è in crescita e i cambiamenti sono particolarmente visibili per il consumo di metano come gas per auto. In alcune regioni italiane, il suo prezzo è arrivato anche a toccare i due euro al chilo, circa due volte quanto si pagava fino a qualche settimana fa. Diverse le ragioni di questa crescita, dall’esaurimento progressivo delle riserve di gas europee alla grande richiesta di scorte in Paesi come Cina e India.
Anche al di là delle auto, il metano in Italia è prezioso: è utilizzato per produrre circa metà dell’energia. Tutto il gas necessario viene però importato da Paesi produttori esteri, ai quali resta in mano la possibilità di sceglierne il prezzo sulla base della domanda degli Stati importatori. La richiesta di metano in questo momento è alta, per il combinarsi di diversi fattori. Paesi come Cina e India, complice la ripresa produttiva, sono tornati a importare il metano a prezzi alti, condizionando così il suo valore di mercato. A questo si aggiungono il progressivo esaurimento degli stoccaggi europei, i tagli nelle forniture di gas che arrivano dalla Russia e la sempre più scarsa produzione di gas naturale liquefatto dagli Stati Uniti, rimpiazzata da quella asiatica.
Il metano utilizzato per i veicoli è, essenzialmente, lo stesso che serve per il riscaldamento domestico. È questo il motivo per cui gli aumenti di prezzo si verificano solitamente da inizio autunno, quando comincia quello che viene chiamato “l’anno termico”, momento dell’anno in cui si sottoscrivono i contratti annuali di fornitura del gas. Inoltre, la crescita del prezzo del metano per auto è motivata anche dalla scarsa diffusione dei distributori sul territorio italiano: sono meno di 2mila, contro i 20mila di benzina e gasolio.
Le stime di giovedì 14 ottobre di Quotidiano Energia segnalano ancora una crescita nel prezzo del metano auto, con un costo compreso tra 1,538 e 1,884 euro al chilo (il gas si misura in chili e non in litri). Stando ai dati riportati dall’Osservatorio del ministero dello Sviluppo economico, in collaborazione con Altro Consumo, il prezzo del metano auto è aumentato, in tre mesi, del 26,3%. La città in cui la crescita è stata più significativa è Firenze, dove si stima addirittura un aumento del 104,6%. Più contenuti i prezzi a Milano, in salita del 32,6%, e Bari, Torino, Venezia e Napoli, dove l’aumento è tra il 17 e il 20%. A Roma, la crescita è stata del 12,7%.
La carenza di metano colpisce l’AdBlue delle auto diesel
L’aumento del prezzo del metano colpisce le auto diesel. Come mai? Il metano serve per produrre l’ammoniaca, che è indispensabile per l’AdBlue, cioè l’additivo indispensabile per abbattere le emissioni nei moderni diesel. Siccome le auto, ma soprattutto i camion per il trasporto merci, non possono fare a meno di questo additivo, c’è un forte rischio che si verifichino notevoli disagi, fino al potenziale blocco della circolazione delle merci.
Perché l’AdBlue ora costa di più
L’aumento del prezzo del metano ha costretto la Yara, che è il principale produttore di AdBlue ad aumentarne il prezzo. Un supplemento che potrebbe essere riassorbito solo se il costo del metano diminuirà. Ma aumentare il prezzo del prodotto non è la soluzione all’altro problema dell’azienda e del settore in generale: la carenza di materie prime.
Stop alla produzione
Lo stabilimento della Yara che ha sede a Ferrara produce il 60% dell’AdBlue destinato al nostro mercato e ha appena annunciato che sospenderà la produzione dell’additivo per ben quattro settimane. Il problema non è solo italiano e anche altri stabilimenti europei stanno riducendo o fermando la produzione.
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