Giudiziaria
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13/11/2021 09:44

Appalti e mazzette, arresti al Genio Civile, I NOMI

Catania, operazione Genius: fatta luce su corruzione per l’aggiudicazione di appalti pubblici

di Redazione

Appalti e mazzette, arresti al Genio Civile, I NOMI
Appalti e mazzette, arresti al Genio Civile, I NOMI

 Catania – Il Genio Civile di Catania sarebbe stato il teatro di un sistema, ben congegnato, di corruzione. Già il vento di arresti soffiava lo scorso giugno quando i Finanzieri sono arrivati in via Lago di Nicito per acquisire documenti e atti inerenti alcuni appalti. Un blitz dei militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria che ha portato anche alle dimissioni degli ingegneri Natale Zuccarello e Saverio Verde nelle mani del direttore del Dipartimento regionale Tecnico, Salvatore Lizzio, che poi ha assunto in interim il ruolo di ingegnere capo.

Natale Zuccarello e Saverio Verde sono due dei sei indagati finiti al centro dell’operazione Genius, coordinata dal pm Fabio Regolo. I due (ormai ex) dirigenti del Genio Civile di Catania sono finiti in carcere assieme agli imprenditori edili Nunzio Adesini e Rocco Mondello. Il gip di Catania, ha disposto, gli arresti domiciliari nei confronti di Ignazio Carbonaro, un altro funzionario del Genio civile di Catania. Infine, divieto di esercitare l’ufficio di amministratore delegato nei confronti di del Consorzio Artigianale Edile Comiso (C.A.E.C.), Sebastiano Caggia. Le accuse sono – a vario titolo – corruzione, turbata libertà degli incanti e falso in atto pubblico.

Al centro dell’inchiesta delle fiamme gialle alcuni appalti pubblici del valore di 4 milioni di euro. E precisamente il consolidamento di dissesti stradali, causati da smottamenti, nell’area del Comune di Aci Catena, la sistemazione e all’ammodernamento di una strada provinciale a Catania, i lavori di recupero del sedime portuale, anche ai fini della messa in sicurezza per gli utenti e i lavoratori, del porto di Catania.

Gli ingegneri Natale Zuccarello e Saverio Verde, e il funzionario Ignazio Carbonaro, nell’ambito di alcune opere pubbliche gestite dal Genio di Catania, “avrebbero favorito, dietro pagamento di una somma di denaro o altre utilità, la società di costruzioni di Gela Nurovi srl, rappresentata da Nunzio Adesini e Rocco Mondello.