È definita una vera e propria sindrome, presenta sintomi evidenti ed è basata su delle cause fondate che però con il tempo e il giusto metodo si possono estirpare.
di Redazione

Sindrome di Rebecca, in che cosa consiste la malattia che ha colpito la Principessa Charlene di Monaco, ma soprattutto come si cura?
Quando si parla di sindrome di Rebecca si intende una forma di gelosia che nasce dal passato amoroso del proprio partner. Questa patologia viene infatti chiamata anche gelosia retroattiva. A differenza della comune gelosia, che in piccole dosi è più che normale in amore, questa rappresenta una vera e propria ossessione per chi la prova. Si manifesta infatti con episodi di gelosia verso le ex del proprio compagno e con una paura tale dell’abbandono che, nella maggior parte dei casi, spinge a porre fine alla relazione.
Prima o poi nella vita capita a tutti di provare gelosia nei confronti del proprio partner o dei suoi ex, come ad incolparli del fatto che abbiano occupato il nostro posto prima di noi, è una sensazione più che normale e adesso ha un nome per definirla, Sindrome di Rebecca o più comunemente gelosia retroattiva.
Di certo si tratta di un sentimento irrazionale e incontrollato ma pur sempre normale, è quel senso misto di ansia e agitazione che si può presentare anche con delle forme di fastidi alla bocca dello stomaco. Può però capitare di esagerare ed arrivare a trasformare i nostri pensieri e le nostre paure in vere e proprie ossessioni, cosa che potrebbe nuocere al rapporto di coppia.
Sindrome di Rebecca: cause e sintomi
Per la gelosia retroattiva le cause sono diverse tra loro. Da un lato c’è una scarsa autostima che spinge chi la prova a mettersi a confronto con persone del passato. Dall’altra c’è una grande paura dell’abbandono.
Sindrome di Rebecca: i sintomi, le cause e come uscirne
È definita una vera e propria sindrome, presenta sintomi evidenti ed è basata su delle cause fondate che però con il tempo e il giusto metodo si possono estirpare.
Non è un comune tipo di gelosia, si tratta di qualcosa di passato che ci tormenta, qualcosa della vita del nostro partner prima di noi che ci angoscia. Chi ne è affetto soffre molto pensando a come poteva essere la vita sentimentale, e sessuale naturalmente, della persona al suo fianco prima di incontrare lei, sensazione che si trasforma in un vero e proprio senso di fastidio al solo pensiero che chi ci sta accanto abbia provato dei sentimenti per qualcun altro prima di noi.
Alcuni dei sintomi principali e più comuni sono l’ansia, la rabbia e il rancore, la paura di essere lasciati e il mettersi a paragone con la persona che ci ha preceduti. Nelle donne e negli uomini possono cambiar radicalmente i sintomi in quanto la stessa sindrome è vissuta in due modi diversi, le donne lo fanno sul piano sentimentale, dell’amore che il partner ha provato per altre donne, mentre gli uomini la mettono sul piano fisico e sessuale, e il solo pensare al fatto che la loro partner possa aver avuto rapporti sessuali con altri li fa rabbrividire.
Sindrome di Rebecca: come guarire
Per poter guarire da questa sindrome è importante prima di tutto rendersi conto di averla e cercare una soluzione in prima persona. È infatti importante che chi ne soffre riesca a ricevere un aiuto personale al fine di poter lavorare sulla propria autostima.
Al contempo può ovviamente essere utile lavorare sulla coppia in modo da stabilire un dialogo che aiuti entrambe le parti ad affrontare il problema in modo armonico ed usando le giuste parole.
Si tratta quindi di un problema che se affrontato nel modo giusto e con la collaborazione del partner può essere risolto andando a guarire da quelle paure che con il tempo rischiano di corrodere anche le storie più belle.
Insomma la gelosia per il passato è un sentimento comune e una sindrome riconosciuta, è una strada che tutti prima o poi percorrono in un rapporto di coppia. Pare che negli ultimi tempi la Principessa Charlene di Monaco ne sia stata affetta e per questo il suo stato mentale è peggiorato e si trova ricoverata in una clinica in cui possa riposarsi e riprendersi.
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