Dove vengono ancora fatti i tamponi, il rischio risulta al livello massimo
di Redazione

Roma – Italia ancora tutta in rosso scuro nell’ultima mappa Ue del rischio Covid pubblicata oggi dall’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie che – a differenza nostra – non ha abbandonato il sistema dei colori, continuando a classificare settimanalmente le regioni in base al pericolo di diffusione del Coronavirus. La maggior parte del continente è caratterizzata da un’elevata circolazione dell’infezione, nonostante il sostanziale accantonamento di vaccini e misure restrittive e le rassicuranti curve di contagi e ricoveri, tanto che molti paesi – come Germania, Spagna, Svezia e Polonia – risultano non classificabili (in grigio) a causa dei pochissimi tamponi eseguiti.
Anche in Italia l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve diminuzione, al 12% contro il 13% della scorsa settimana. In base ai dati del ministero della Salute, negli ultimi 7 giorni la percentuale di ospedalizzazione in terapia intensiva è scesa dal 4,7 al 4,2% mentre in area medica è stazionaria al 15,6%. I ricoveri ordinari sono sopra soglia in 12 regioni, sul podio: Umbria al 40,5%, Calabria al 31,8% e Sicilia con il 25%. Ricordiamo che il rosso scuro è la gradazione piu’ alta nell’incidenza da contagio e che la cartina, oltre al tasso di positivi sul totale dei test, tiene conto anche del tasso di vaccinazione nell’attribuire la fascia di rischio.
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