Vigili del fuoco siciliani in sciopero: "Troppo caldo per le esercitazioni"
di Redazione

Lentini, Sr – “Lavoratrici e lavoratori italiani delle Squadre antincendio-Fire department nella Base Usa Nas1 e Nas2 di Sigonella sono costretti a esercitazioni all’aperto anche quando, per eccesso di temperature, sarebbero controindicate. Abbiamo, quindi, proclamato lo sciopero per venerdì 5 agosto con sit in dalle 9 alle 13 dinanzi a Palazzo Minoriti, sede della prefettura di Catania”. Lo annuncia il segretario generale della Uil Tucs etnea Giovanni Casa, preparandosi appunto a mandare tutti a “casa” per il weekend. “Siamo stati costretti alla protesta dopo avere proclamato lo stato di agitazione e tentato un confronto che non ha prodotto alcun risultato concreto: le intense attività di training all’esterno con temperature che a Sigonella hanno superato regolarmente i 35 gradi raggiungendo in alcune fasce orarie i 40 gradi – spiega il sindacalista – sono in contrasto con lo stesso sistema di prevenzione disposto dalla Marina militare Usa a tutela della salute umana, e ha messo alla prova oltre ogni reale necessità gli interi organici delle squadre coinvolte, compromettendone così efficienza e velocità di reazione”.
In sintesi: stremati dal caldo torrido durante gli allenamenti, qualora si dovesse verificare un’emergenza vera i pompieri arriverebbero sul posto esausti, con la lingua per terra. In realtà – se la matematica del termometro non è un’opinione – non è che in Sicilia stia facendo questo caldo così anomalo, ma tant’è. Ad ogni modo, oltre al succitato regolamento americano, c’è proprio una circolare emessa da Inps e Inail lo scorso 26 luglio che rende attivabile la cassa integrazione per caldo per dipendenti che lavorano all’aperto, non appena siano anche solo percepiti oltre 35°C. Pensata per imprese edili e aziende agricole, si potrebbe ben estendere almeno in queste settimane – naturalmente senza cassa integrazione – ai soli training delle forze di sicurezza e dell’ordine per impiegarli in criticità e incendi veri, e nella loro prevenzione qualora non se ne verificassero di numerosi e importanti.
Al danno si aggiunge, letteralmente, la beffa: ai vertici della Base, aggiunge l’associazione di categoria, “abbiamo denunciato come i vigili del fuoco di nazionalità non statunitense siano stati palesemente scherniti, nel corso delle esercitazioni, per avere rivendicato il rispetto delle disposizioni vigenti”. Del resto, si sa che i marines si reputano dei “duri” e sono un po’ spacconi. “In considerazione di tutto questo – conclude il comunicato -, la Uil Tucs ha chiesto con determinazione il rinvio di ogni attività ad altro periodo dell’anno” ma finora ha ricevuto picche. Da qui la decisione di indire la serrata. “Confidiamo – conclude il sindacato – che il prefetto di Catania voglia ricevere in quella data una delegazione di lavoratori alla presenza del comandante della Base Usa di Sigonella, dei direttori dell’Ufficio del personale civile, del Fire department e del responsabile del Servizio di protezione e prevenzione”.
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