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14/09/2011 16:55

Comiso, Raffaele Puglisi: Abbattiamo il Pala Roma

Dopo il nuovo incendio che ha distrutto il rudere

di Redazione

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Pala Roma, Comiso, incendio
Pala Roma, Comiso, incendio

Comiso – Ritornare al progetto portato avanti dall’amministrazione Puglisi. Una quantità enorme (500.000 metri cubi) di pregiatissima pietra bianca di Comiso sepolta sotto la costruenda palestra polifunzionale di via Roma.
A pochi giorni dall’incendio (probabilmente doloso) che ne ha completamente distrutto, per la seconda volta, la copertura, ci chiediamo se non sia il caso di abbandonare definitivamente il progetto di quella eterna incompiuta e ritornare a valutare l’opportunità di estrarre il prezioso tesoro sepolto.

A sostenerlo è Raffaele Puglisi, della lista civica La Torre. 

 

Un’opera “sfigata” che nasce, agli inizi degli anni ’90, sotto i peggiori auspici. Un finanziamento  insufficiente a completare l’opera e l’allocazione infelice in una zona geologicamente instabile interessata da grosse faglie (come evidenziato in una carta geologica e geomorfologica commissionata all’istituto di Geologia e Geofisica dell’Università di Catania), portano l’amministrazione di centro-destra nel 1997 a bloccare l’avvio dei lavori e valutare l’opportunità di spostare per motivi di sicurezza l’opera in altra zona della Città. In questo modo si potrebbe recuperare anche l’enorme quantità di prezioso calcare bianco.

 

È L’amministrazione di sinistra, appena insediata nel ’98, a dare il via libera alla costruzione della palestra di Monserrato, fregandosene dei rischi evidenziati nello studio geologico in possesso del Comune di Comiso. Nell’ottobre del ’99 la beffa: una mozione proposta dal consigliere Zago, approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale, in occasione dell’approvazione del PRG, impegna la Giunta “al fine di salvaguardare la sicurezza dei cittadini, ad individuare in tempi brevi le aree del centro abitato interessate da fenomeni di discontinuità tettonica onde predisporre una variante al quadro vincolistico previsto dal PRG, in ordine alla inedificabilità totale indicata nelle zone interessate dalle faglie”. Con quel documento l’On. Zago finge di non conoscere che il Comune di Comiso era in possesso, sin dal 1997, di una carta geologica dove le faglie erano puntualmente segnate, e che proprio su una grossa faglia il Comune di Comiso stava edificando la palestra polifunzionale di Monserrato. Finge di non sapere che l’amministrazione comunale, un anno prima, aveva invitato il geologo Dott. Barbagallo a “ricontrollare” la natura geologica del terreno su cui doveva sorgere la palestra, mentre, l’allora ingegnere capo del Comune di Comiso, d’accordo con l’assessore, sosteneva che le lesioni osservate nei fabbricati a valle dell’area dove stava sorgendo la palestra non erano di natura sismica come ipotizzato invece dal geologo.

 

A questo punto, dopo l’ennesima sciagura dei giorni scorsi, sarebbe utile, oltreché doveroso, avviare un dibattito in Consiglio Comunale, sulla opportunità di “perseverare” nella ricostruzione (irrimediabilmente compromessa dal punto di vista strutturale) come annunciato dal Sindaco o se, invece, non è il caso di intraprendere la strada dell’abbattimento di quel che rimane del palaroma, con il duplice obiettivo di spostare in luogo più sicuro la palestra (se e quando si potrà realizzare!) ed estrarre così la pietra, con una ricaduta non indifferente per le casse comunali e l’economia di Comiso. Guarda caso chi allora, da Sindaco, portò avanti questa battaglia, oggi siede in Consiglio Comunale. Potrebbe rilanciarla. Siamo sicuri incontrerebbe i favori di larga parte della Città.