Cultura
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06/11/2022 09:28

Franco Sarnari, quando l’amore, seppur cancellato, traspare

La salma del maestro sarà cremata

di Giuseppe Savà

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Franco Sarnari, quando l’amore, seppur cancellato, traspare
Franco Sarnari, quando l’amore, seppur cancellato, traspare

 Scicli – Scicli – E’ il meno che contiene il più.
Franco Sarnari è nato il 3-3-33, a Roma.
Era un autodidatta, e questo non gli ha impedito di essere colto, il filosofo del “Gruppo di Scicli”, così battezzato da Renato Guttuso.

 

Iniziò la sua carriera all’età di 8 anni, disegnando con gesso e carbone -sulla strada di casa sua, a Roma- grandi figure, oltre i dieci metri, ispirate alla Via Crucis che tanto lo aveva impressionato nella vicina chiesa di San Giuseppe.

Dal terrazzo di casa il bambino controllava che gli schizzi stradali avessero le giuste proporzioni. 

Franco viveva a Roma quando sul finire degli anni Settanta decise di trasferirsi a Scicli, dove imparò a indossare due paia di occhiali da sole per difendersi dalla luce che tanto lo intrigava.
Qui ha difeso il paesaggio, coi denti.

Parlava spessissimo di Piero, come fanno gli innamorati.
E non sapevi mai se il Piero di cui parlava era Della Francesca o Guccione.
Poco importa. Li ha amati alla stessa maniera, con invincibile stima e amicizia.

Ha usato le cancellazioni, capendo che il meno contiene il più. Nel suo togliere informazioni, segnali, segni, è riuscito a emozionare e amare.
Come quando, masticando una mimosa, sorridendo diceva Ciao.

La foto è di Luigi Nifosì.