Messa di Natale, Papa in San Pietro in sedia a rotelle. L’omelia: «Penso ai bambini divorati dalle guerre»
di Redazione

Città del Vaticano – Papa Francesco celebra la Messa della vigilia di Natale dalla basilica di San Pietro. Il papa è arrivato in sedia a rotelle e ha rivolto il suo pensiero ai bambini, specialmente a quelli che vivono nelle guerre. «Anche in questo Natale un’umanità insaziabile di soldi, potere e piacere non fa posto, come fu per Gesù, ai più piccoli, a tanti nascituri, poveri, dimenticati. Penso soprattutto ai bambini divorati da guerre, povertà e ingiustizia. Ma Gesù viene proprio lì, bambino nella mangiatoia dello scarto e del rifiuto. In Lui, bambino di Betlemme, c’è ogni bambino. E c’è l’invito a guardare la vita, la politica e la storia con gli occhi dei bambini», ha detto nell’omelia della Notte di Natale.
La basilica di San Pietro è affollatissima e non si vedeva così dai tempi pre-pandemia: per la Messa di Natale sono accorsi in diecimila. Settemila fedeli all’interno della basilica, altri tremila – secondo fonti vaticane – all’esterno hanno seguito dai maxischermi.
Nel pomeriggio papa Francesco aveva scritto in un Tweet: «Se vogliamo festeggiare davvero il Natale, riscopriamo lo stupore davanti a Dio che si fa piccolo, che non nasce nei fasti dell’apparenza, ma nella povertà di una stalla. Per incontrarlo bisogna raggiungerlo lì, dove Egli sta; occorre abbassarsi, farsi piccoli». La guerra, la povertà, il contrasto con il potere sono statii temi toccati da Francesco nell’omelia La mangiatoia, la «voracità nel consumare» degli uomini. «Perché, mentre gli animali nella stalla consumano cibo, gli uomini nel mondo, affamati di potere e di denaro, consumano pure i loro vicini, i loro fratelli. Quante guerre! E in quanti luoghi, ancora oggi, la dignità e la libertà vengono calpestate! E sempre le principali vittime della voracità umana sono i fragili, i deboli». Francesco presiede la messa della notte di Natale nella Basilica di San Pietro ed è un Natale di guerra, «il Santo Padre ha il cuore spezzato» ha detto dall’Ucraina il cardinale elemosiniere Konrad Krajewski, inviato dal Papa a celebrare tra la gente di Kiev. «Anche in questo Natale, un’umanità insaziabile di soldi, potere e piacere non fa posto, come fu per Gesù, ai più piccoli, a tanti nascituri, poveri, dimenticati. Penso soprattutto ai bambini divorati da guerre, povertà e ingiustizia», scandisce Francesco nella Basilica: «Ma Gesù viene proprio lì, bambino nella mangiatoia dello scarto e del rifiuto. In Lui, bambino di Betlemme, c’è ogni bambino. E c’è l’invito a guardare la vita, la politica e la storia con gli occhi dei bambini».
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