Silvio Maisti, autotrasportatore trentacinquenne ha avuto un infarto. Lascia un bimbo di appena un anno
di Redazione

Roma – Un cuore giovane. Eppure l’infarto non gli ha lasciato scampo. Silvio Maisti, autotrasportatore di 35 anni, è morto per un malore mentre era in crociera nel Mar Mediterraneo con la compagna Valentina, educatrice di asilo. A cui poche ore prima aveva chiesto di sposarlo. Sabato infatti, mentre erano imbarcati, Silvio era salito sul palco, aveva preso il microfono e porgendole l’anello, le aveva chiesto la mano. E Valentina, da cui aveva avuto il piccolo E., di un anno, aveva accettato.
Un sogno d’amore che si corona. Ma che dura purtroppo troppo poco. E che finisce in tragedia. Perché domenica 30 aprile, quando la nave si trova in acque maltesi, Silvio – originario di Palestrina ma residente a Valmontone, in provincia di Roma – all’improvviso si sente male mentre era nella cuccetta con la donna e il loro bambino. Inutile ogni tentativo di salvarlo. Il suo cuore si era fermato. Un infarto lo ha ucciso. La nave è rientrata nel porto di Civitavecchia intorno alle 6.30. Ma i familiari, che erano a bordo con loro, accusano: non è stato fatto abbastanza per salvargli la vita e i soccorsi sarebbero arrivati in ritardo. E all’arrivo «nessuno, neanche il Capitano, ci ha fatto le condoglianze», ha raccontato Carlo Triolo, papà di Valentina e suocero di Silvio. Intanto sul web e sui social si moltiplicano i post increduli di saluto a Silvio. «Mi sembra impossibile credere che il destino ha spezzato la tua giovane vita», scrive Antonella. «Il destino sa essere davvero crudele – commenta Ilenia -. Con te è volata in cielo una parte di me. Sei stato un pezzo di vita che custodirò nel mio cuore». Parla di una delle sue passioni, insieme a quella per le automobili, l’amico Federico: «Tutte quelle ore passate a costruire kart e mini moto»
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