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01/02/2012 18:17

A Ragusa Shakespeare viene recitato in siciliano

Sabato sera, 4 febbraio alle ore 21, al teatro Don Bosco a Ragusa

di Redazione

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Libero Amleto
Libero Amleto

Ragusa – William Shakespeare era siciliano? L’interrogativo lanciato qualche anno fa un’insolita ricerca storica viene in qualche modo rispolverato con il particolare spettacolo dal titolo “Libero Amleto” in programma sabato sera, 4 febbraio alle ore 21, al teatro Don Bosco a Ragusa (corso Italia, 477), nell’ambito della rassegna “10 buoni motivi per andare a teatro”. Con l’inedita riscrittura in dialetto ragusano, sarà l’attore Saro Minardi ad interpretare una delle opere più famose dello scrittore inglese ma sulle cui possibili origini sicule, qualcuno ha lanciato dei dubbi. Con l’ideazione dell’attore e regista Carlo Ferreri, Minardi, che ha curato anche la tradizione e l’adattamento, porterà in scena questo nuovo progetto teatrale prodotto da Marco Tringali (Teatro degli Specchi). Verrà riproposta una suggestiva rivisitazione in dialetto ragusano della celeberrima opera di Shakespeare. La disperazione di un carcerato, detenuto ingiustamente in totale isolamento in quanto condannato per un delitto che non ha commesso, porta l’uomo a reinterpretare l’Amleto nel suo linguaggio popolare. Al pubblico sarà quindi offerto l’allucinato soliloquio del detenuto che, rimodulando i vari personaggi della trama, troverà nel testo dell’opera la forza necessaria per sopravvivere dietro le sbarre della prigione e per non impazzire al cospetto della sua ingiusta reclusione. L’insolita e affascinante riscrittura in dialetto ragusano di una delle maggiori opere della drammaturgia mondiale di tutti i tempi è in grado di esaltare la “carnalità” del linguaggio shakespeariano, il detenuto-attore Saro Minardi sfoglia e rivive le pagine della tragicommedia per avere la meglio, attraverso il gioco del teatro, su un avversario potente e quasi invincibile, ossia l’irreversibilità della follia e del non ritorno. Una lotta impari per cercare di fuggire ed evadere da uno status che aliena e mortifica l’uomo, la sua mente e la sua anima, instillando in lui il desiderio di continuare a vivere per vendicarsi contro una società che lo ha ingiustamente condannato. Amleto diventa una sfida giocata con un avversario più forte di se stesso. Come tutti i grandi classici del teatro e della letteratura nel passaggio dalla parola scritta alla scrittura di scena bisogna creare uno scarto creativo e in un certo senso tradire in parte l’originale per recuperare la profondità del testo. Scene e costumi sono di Salvo Manciagli, scrittura del movimento di Giovanna Amarù, suoni di Paolo Schembari. La rassegna teatrale “10 buoni motivi per andare a teatro” è curata da Vania Orecchio, Simonetta Cuzzocrea, Gianni Dimartino e Sebastiano D’Angelo e proseguirà il 10 marzo con la coproduzione della Compagnia Teatrale Iblea e la Blue in The Face di Civitavecchia in “Non ho ancora peccato abbastanza”, regia di Enrico Maria Falconi. Cambio, invece, per la data del 24 marzo. Al posto della compagnia Tropical Acr torna in scena la compagnia “Amici del Teatro di Chiaramonte Gulfi” con la divertente commedia “Fumo negli occhi”. L’ingresso agli spettacoli è di 10 euro. Prenotazioni ai numeri 334/7900315 e 334/7900242. La rassegna è supportata da sponsor interamente privati (Cappadonna, La Pigiameria Simonetta, Frasca-Leone e Iper Le Dune).