Attualità
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09/08/2012 21:55

L’aeroporto di Comiso non apre, Digiacomo: Azione legale contro Enav

Parla il deputato regionale del Pd

di Redazione

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Le carte agli avvocati
Le carte agli avvocati

Comiso – L’on. Pippo Digiacomo torna sulla questione aeroporto di Comiso a seguito delle ultime notizie di stampa riguardanti la vicenda Enav. “Avevamo deciso di rimanere in silenzio durante queste settimane delicate e cruciali per il futuro dell’aeroporto di Comiso, volendo evitare polemiche, fraintesi e tutto quello che avrebbe potuto turbare una fase estremamente sensibile di quella che viene universalmente ritenuta come la più importante occasione di lavoro e ricchezza per la provincia di Ragusa e, in generale, per la Sicilia sud orientale.

Ma la notizia che l’Enav ha chiesto alla Corte dei Conti un parere rispetto alla possibilità di dismettere il servizio di assistenza al volo dell’aeroporto di Comiso passati i due anni durante i quali si farebbero pagare con soldi pubblici la “modica” cifra di 4 milioni e mezzo di euro, a nostro parere, ha superato ogni limite. Infatti, è come se costoro ammettessero implicitamente di essersi fatti pagare per due anni abusivamente un servizio che avrebbero dovuto rendere gratuitamente in qualità di ente pubblico deputato ad assistere aeroporti come quello di Comiso, nati per volontà della Comunità Europea, dello Stato italiano, della Regione Siciliana e degli enti territoriali competenti, con ampia collaborazione che tuttora assicurano tutte le altre amministrazioni interessate, dalla Prefettura alla Guardia di Finanza, dalla Polizia ai Carabinieri, dai Vigili del Fuoco alla Dogana a tutti, insomma, quei soggetti che con spirito di collaborazione e di servizio non hanno mai paventato alcun problema. L’Enav, invece, non solo si vuole fare pagare, ma cerca la copertura giuridico amministrativa per un abuso che ha la piena consapevolezza di perpetrare nell’affare aeroporto di Comiso.

A questo punto credo che la questione sia quella di promuovere un’azione legale contro chi sta scientificamente arrecando un danno sia alla struttura pronta da anni per essere utilizzata, sia alle legittime attese di milioni di cittadini siciliani. Devo altresì rimarcare ancora una volta le responsabilità di questo governo nazionale distratto e assente su una questione di grande importanza come quella dell’aeroporto di Comiso. Per la verità, mentre grazie all’autorevole intervento di Bersani nei confronti di Passera, il ministero dei Trasporti ha radicalmente cambiato posizione, adesso è venuto fuori un irragionevole atteggiamento ostile da parte del Tesoro che, come tutti sanno, controlla Enav: atteggiamento incomprensibile da chi continua a prestare servizi di assistenza gratuita in aeroporti italiani fantasma, con grave danno, quello sì all’erario pubblico. Al contrario, Comiso è ritenuta, anche e soprattutto dalle compagnie aeree interessate, una struttura che nel giro di poco tempo si porterà a oltre un milione di passeggeri. Continua questa vergogna nazionale ma adesso, lo assicuriamo, chi ha da pagare pagherà”.

 

L’intervento di Sandro Gambuzza, CamCom

 

In merito agli ulteriori rinvii per la firma della convenzione che potrebbe realmente dare il via alla piena funzionalità dell’aeroporto di Comiso, il presidente della Camera di Commercio di Ragusa, Sandro Gambuzza, evidenzia tutto i suo disappunto sulla notizia che rappresenta un ulteriore freno alle potenzialità di sviluppo del territorio.

“Non posso che considerare, e con me tutto il sistema delle imprese di questa provincia- sottolinea con energia Sandro Gambuzza- un fatto assolutamente grave questo ulteriore passaggio burocratico istituzionale che in queste ore si è pensato di attivare a Roma mentre si era ormai pronti alla firma con ENAV della convenzione utile a far partire finalmente la infrastruttura aeroportuale di Comiso.  Aver voluto coinvolgere da parte del Ministero delle Infrastrutture ancora una volta il Ministero dell’Economia e la Corte dei Conti per una ulteriore valutazione sui contenuti della convenzione ha decisamente il sapore di un moment dilatorio  che mortifica ancora una volta le attese del territorio e evidenzia la scarsa attenzione ormai acclarata che Roma e gli organismi preposti hanno per le legittime attese di una comunità e di un territorio che si sta spendendo ai massimi livelli per ottenere  la apertura dell’aeroporto di Comiso. In questo senso esprimo apprezzamento per l’impegno forte che in questi difficili momenti di interlocuzione è stato profuso dal prefetto Cagliostro e dal presidente della SOACO Dibennardo, che non hanno risparmiato energie in una difficile trattativa. Non si può non auspicare ancora una volta che si registri una efficace  mobilitazione complessiva dei soggetti tutti a vario titolo collegati con il problema dello sviluppo di questa provincia perché la misura della pazienza di una comunità come quella iblea è ormai al limite e non esistono giustificazioni di nessun tipo per questa ulteriore azione di rinvio”.