I dipendenti senza stipendio
di Adriana Occhipinti


Modica – “Si prospetta un meraviglioso Natale che sarà vissuto sicuramente male. Che non mi si venga a dire il solito detto “basta ca c’e’ a saluti” perché la salute la perdi quando hai problemi economici e soprattutto rischia di perdere la ragione chi ha il lavoro ma per vero paradosso non percepisce lo stipendio”.
C’è rabbia e angoscia nelle parole di Francesco Belgiorno, addetto tecnico al reparto depurazione della società per i servizi utili alla città di Modica, che lamenta il mancato pagamento delle 7 mensilità maturate e l’impossibilità di andare avanti per se e per la propria famiglia a causa delle difficoltà economiche che ne conseguono. I lavoratori, nonostante gli appelli degli ultimi mesi hanno garantito a proprie spese e con grande spirito di sacrificio l’espletamento delle mansioni quotidiane di lavoro e dunque servizi utili ed essenziali per la città di Modica, ma adesso sono allo stremo. “Non si può vivere in questo modo, solo di lavoro onesto e di pazienza, oramai finita. – dice Belgiorno – La situazione è insostenibile: non possono vivere con tutte queste mensilità arretrate famiglie intere che tirano avanti solo con questo salario. Io ho il mutuo da pagare e ho costantemente il conto in rosso. Negli ultimi mesi ho provato a cercare un secondo lavoro ma invano e non possiamo permetterci nemmeno di accendere i riscaldamenti. Forse se ci fermeremo qualcuno capirà”. Infatti la Uilcem-Uil di Ragusa ha dichiarato lo stato di agitazione dei lavoratori del reparto depuratore del Comune di Modica, per le unità operative locali aventi sede in contrada Fiumara e Cava del Cucco, con blocco immediato del lavoro supplementare e straordinario per le occorrenze feriali, festive e notturne, e ha chiesto al Prefetto di convocare le parti per esperire la prevista procedura di conciliazione. “Considerato che sono risultate infruttuose le innumerevoli sollecitazioni e gli incontri avuti con la direzione aziendale al fine di normalizzare e ordinare il pagamento delle spettanze mensili dei lavoratori, ferme, alla data attuale, al mese di luglio 2012 – dice il segretario generale Uilcem, Giuseppe Scarpata – e che tale situazione è divenuta ormai insostenibile da parte di tutti i lavoratori che si vedono, purtroppo, negare il diritto allo stipendio ordinario da 5 mesi, cui aggiungiamo le spettanze straordinarie contrattuali, maturate e maturande, di 14ma e 13ma mensilità, per un totale di 7 paghe mensili arretrate da percepire, abbiamo formalizzato lo stato di agitazione lavoratori spm, unità operativa depuratori. Attendiamo la convocazione da parte della prefettura, se non troviamo margini per un accordo, andremo allo sciopero, consapevoli dei disservizi che creeremo alle cittadinanze di Modica e Scicli. Decliniamo pertanto da ogni responsabilità per eventuali danni ambientali causati dal mancato trattamento dei reflui non depurati”.
La Sicilia
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