Cronaca
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02/07/2013 10:47

Tentato incendio della Fiat 500 del sindaco di Giarratana

L’auto è stata salvata dalle fiamme

di Redazione

Giarratana – Una bottiglia incendiaria è stata lanciata ieri sera contro l’auto del sindaco di Giarratana (Ragusa), Bartolo Giaquinta, parcheggiata sotto la sua abitazione. L’intervento di un cittadino con l’estintore ha permesso di domare subito le fiamme. Sono intervenuti la Scientifica e i carabinieri per i rilievi. Negli ultimi giorni a Giarratana c’è una forte tensione per la scelta della Giunta Comunale di ospitare alcuni rifugiati politici dell’Eritrea. Una scelta non condivisa dalla stragrande maggioranza della cittadina che ha portato anche alla costituzione di un comitato civico ‘No Sprar’, ovvero contro il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. “È un episodio preoccupante – dice il sindaco – anche perchè distante dalla cultura civica della nostra gente. Probabilmente negli ultimi tempi si è creato un clima di scontro politico esasperato a Giarratana e qualcuno forse è andato ben oltre la normale dialettica politica. Tuttavia saranno le forze dell’ordine a fare chiarezza su quanto è avvenuto”. 

 

 

Il sindaco di Modica Ignazio Abbate, intanto, a seguito del grave episodio a delinquere di cui è rimasto vittima il sindaco di Giarratana, ha inviato un telegramma di solidarietà nel quale si legge tra l’altro:

“esprimo la mia non formale solidarietà e vicinanza a motivo del grave atto intimidatorio subito stanotte con l’incendio della tua autovettura. Sono certo che con la consueta fermezza e serenità d’animo continuerai ad amministrare la Tua collettività nell’interesse generale e per il bene comune”

 

 

 

 

Intimidazione contro il sindaco di Giarratana. Il Commissario Scarso esprime solidarietà a Bartolo Giaquinta.

 

 

Il Commissario straordinario Giovanni Scarso, appresa la notizia del danneggiamento doloso dell’autovettura del sindaco di Giarratana, ha voluto esprimere la propria solidarietà a Bartolo Giaquinta.

“Sono rimasto molto turbato – ha dichiarato Giovanni Scarso – da quest’atto delinquenziale e per via telefonica ho voluto far sentire al sindaco Giaquinta la mia vicinanza quale rappresentante di questo Ente ma, soprattutto, quale amico. Nessuno scontro politico nell’ambito di un paese libero e democratico come il nostro,  può giustificare un comportamento criminale, così distante dalla cultura della nostra popolazione iblea. Sono certo – conclude Giovanni Scarso – che gli investigatori delle forze dell’ordine saranno presto in grado di scoprire e perseguire i responsabili del scellerato ed ingiustificabile gesto.