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15/07/2013 13:50

Scicli, staminali anche per il piccolo Lorenzo Tasca

Dopo il caso di Mauro Terranova

di Valentina Raffa

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Lorenzo Tasca
Lorenzo Tasca

Scicli – Il suo ‘silenzioso’ grido d’aiuto è stato ascoltato. Anche il piccolo Lorenzo Tasca, 2 anni, sciclitano, affetto da Sma 1, l’Atrofia muscolare spinale nella sua forma più grave, così come i modicani Rita Lorefice, 19 mesi, e Mauro Terranova, 23 anni, è stato ammesso alla cura con l’infusione delle cellule staminali mesenchimali col Metodo Stamina. Ancora una volta è stato il giudice del Lavoro del Tribunale di Modica, Pierangela Bellingeri, a cui va ascritta l’ordinanza di ammissione alle cure per Rita, a prendere una decisione tanto delicata. Il tribunale di Modica dimostra una lucidità encomiabile in tema di cure compassionevoli.
Esulta la famiglia Tasca, sostenuta in questa battaglia per la vita di Lorenzo dalle avvocate Cavallo e Boscarino, del Foro di Modica. Adesso non c’è tempo da perdere. Il piccolo è peggiorato negli ultimi tempi, tanto che era stata chiesta ed ottenuta un’anticipazione dell’udienza. La decisione del giudice è arrivata immediata e, come anzidetto, Lorenzo è stato ammesso alla cura, ma per lui, che non ha una cura alternativa, in quanto la sua malattia è classificata come incurabile, si rende necessario velocizzare i tempi per sottoporlo alla prima infusione.
La lotta contro il tempo è partita. L’ostacolo è rappresentato dal fatto che finora la cura può essere effettuata soltanto agli Spedali di Brescia. E’ comprensibile, dunque, come la lista di pazienti in attesa sia lunga. Ma il tempo scorre e la famiglia Tasca non mollerà di certo fin quando non avverrà la prima infusione di mesenchimali donate da papà Francesco.
Da qui l’appello al presidente della Regione, Rosario Crocetta, e all’assessore regionale alla Sanità, Lucia Borsellino, perché possano prendere a cuore la storia di Lorenzo e decidere di autorizzare uno degli 8 centri d’eccellenza individuati nell’isola, così come discusso in un incontro tra una delegazione formata, tra gli altri, dall’on. Orazio Ragusa e dall’assessore alle Politiche sociali, Rita Floridia, con l’assessore regionale Borsellino. Tra i centri più papabili c’è il Ferrarotto di Catania. Questa soluzione andrebbe a beneficio di tutti i malati che devono accedere alle cure compassionevoli.
“Non c’è tempo da perdere – dicono mamma Concetta e papà Francesco -. Il nostro Lorenzo combatte ogni giorno contro un male terribile che è riuscito non solo ad imprigionarlo nel suo corpicino, ma gli ha finanche strappato l’ultimo sorriso. La cura con le staminali rappresenta una speranza che non possiamo lasciarci sfuggire. Aiutateci con il nostro bambino”.

 

La Sicilia