Cronaca
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03/10/2013 18:08

Ghiaccio sulle ali, ritardo di un Boeing Comiso-Londra

Problema risolto

di Lucia Fava

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Problema risolto
Problema risolto

Comiso –  Brutta avventura per 180 passeggeri diretti a Londra, rimasti bloccati per circa due ore e mezza all’interno di un Boeing, fermo in pista a causa di una patina di ghiaccio sulle ali.

È successo mercoledì sera al Vincenzo Magliocco. Alle 20,40 è atterrato allo scalo comisano l’aereo proveniente dall’Inghilterra. Mezz’ora dopo, i passeggeri diretti a Londra sono già dentro l’aeromobile. Si chiude il portellone, si accendono i motori, la pista è perfettamente illuminata, il cielo sereno. Ci sono 19 gradi a Comiso, è una bella serata, presto saranno a Londra. Ma ecco l’imprevedibile. L’aereo non parte, resta immobile, con i motori accesi. Passano 15 minuti, mezz’ora, i passeggeri iniziano a diventare nervosi. C’è qualcosa che non va, a quel punto diventa chiaro. Le ali sono ghiacciate, viene svelato l’arcano. Il comandante segue la procedura. Il Boeing resta con i motori accesi, attendendo che il ghiaccio si sciolga. Nel frattempo, vengono allertati i Vigili del Fuoco di stazza al Magliocco. Il personale dell’handler tiene costantemente informato il comandante circa le condizioni delle ali. Dopo due ore e mezza i passeggeri vengono fatti scendere dal velivolo: l’aereo deve rifare il carburante (ha bisogno di un “rabbocco” perché parte del combustibile è stato adoperato per tenere i motori accesi) e si tenta di utilizzare i mezzi del 115 per sciogliere il ghiaccio. Operazione quest’ultima che non si rende, però, necessaria: il ghiaccio, che, nel frattempo, è si è trasformato in brina, si è sciolto definitivamente. Rifocillati e rincuorati, i passeggeri vengono, a quel punto, fatti risalire in aereo che, finalmente, decolla. Una brutta avventura fortunatamente a lieto fine.

Non è la prima volta che un aereo ritarda a causa della presenza di una patina di ghiaccio sulle ali. Sono episodi imprevedibili ma che accadono più spesso di quanto si possa pensare.

La nota positiva è che al Magliocco le procedure di emergenza sono scattate con tempestività e che l’operazione è stata gestita alla perfezione. Tutto l’aeroporto si è attivato: dall’handler alla security, dai Vigili del Fuoco alla Polaria (polizia aerea). Salvo Scuderi, direttore tecnico della security, il caposcalo handler, Elio Auteri, l’ing Denise Allibrio dell’Adi, Raffaele Gatto per l’Enac, insieme a tutto il personale della Soaco e alle forze dell’ordine, sono rimasti al proprio posto, pronti a intervenire, sino a quando l’emergenza non è cessata e l’aereo è potuto ripartire.