Gli pneumatici abbandonati
di Redazione


Ispica – Si è svolta ieri mattina, nell’ambito della campagna “Salvalarte” 2013, l’escursione guidata lungo il fondovalle delle Cave Martorina, Codalupo e Salvia, antichissimi canyon calcarei posti pressappoco a metà strada tra i territori di Ispica e Modica.
Nel corso dell’escursione, come da programma, i partecipanti hanno potuto ammirare la flora e la fauna selvatiche che ancora si conservano in questo anfratto poco frequentato della fascia pedemontana, ed hanno altresì visitato le vicine catacombe prima di risalire sull’altipiano per godere del bellissimo panorama degli Iblei.
Ma non è mancata una sorpresa: infatti, a fare brutta mostra di sé sul sentiero che costeggia il sito, i volontari hanno rinvenuto diverse discariche abusive, di cui alcune contenenti persino rifiuti speciali.
L’inatteso ritrovamento ha suscitato in tutti rabbia e sgomento: non tanto e non solo per quello che è l’ennesimo sfregio ad uno degli angoli più belli del nostro territorio, quanto piuttosto perché già circa un anno addietro il Circolo Sikelion aveva segnalato il problema alle Forze dell’Ordine e queste -a quanto è dato sapere- avevano trasmesso la notizia al Comune di Ispica, competente per la bonifica. Visto lo stato in cui l’area versa tuttora, però, è lecito ipotizzare che in tutto qusto tempo chi di dovere, inspiegabilmente, abbia fatto poco o nulla.
«Ancora una volta -ha commentato con rammarico la presdente, dott.ssa Natalia Carpanzano- ci siamo trovati dinnanzi uno scenario di assurdo degrado, chiedendoci come e quando le Istituzioni vorranno finalmente intervenire.
«Per quanto è nelle nostre possibilità -ha concluso- come Circolo chiediamo ai cittadini di sostenerci in tanti, e garantiamo senz’altro che continueremo a fare la nostra parte: con denunce alle autorità, certo, ma anche con iniziative “dal basso” che, come questo ciclo di escursioni, siano premiate da forte partecipazione popolare e ravvivano in ciascuno la consapevolezza di essere custode di un territorio tanto ricco quanto, purtroppo, sempre più bisognoso di essere difeso da incuria e illegalità».
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