di Redazione
Rinvio a giudizio per il vittoriese di 56 anni arrestato lo scorso marzo dai Carabinieri per aver abusato di una donna di mezza età in inferiorità psichica. L’imputato, difeso dall’avvocato Emanuele Occhipinti, dovrà comparire il prossimo 3 ottobre dinanzi al collegio penale con l’accusa di violenza sessuale, come disposto dal gup Michele Palazzolo. Fu la stessa presunta vittima, una degente del reparto dementi tranquilli dell’ospedale «Busacca» di Scicli, a denunciare i fatti verificatisi nel novembre dello scorso anno. I militari, nei mesi successivi, ricostruirono l’accaduto anche grazie all’apporto di una psicologa e di un’assistente sociale, ammanettando il presunto energumeno fin nella sua abitazione di Vittoria, dove lavorava come bracciante agricolo in un’azienda.
Stando a quanto emerso dalle indagini sul delicato episodio, pare che il vittoriese fece salire la vittima designata nella propria auto, appartandosi in fondo al parcheggio del nosocomio sciclitano, dove diede sfogo ai suoi istinti in pieno giorno. La donna fu impossibilitata a scappare, dal momento che lo stupratore bloccò le portiere.
Stando al contenuto della denuncia, il vittoriese abbandonò poi la donna in lacrime nel parcheggio, tornandosene a Vittoria come se nulla fosse. Pare che l’imputato avesse adocchiato la presunta vittima recandosi in ospedale per far visita all’ex fidanzata, ricoverata nello stesso reparto.
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