Sotto La Mole
di Amelia Cartia

Torino – C’era la Sicilia migliore tra gli stand della ventisettesima edizione del Salone del Libro di Torino, l’esposizione internazionale del mondo editoriale appena conclusasi.
Protagonista la Sicilia dell’imprenditoria che funziona, anche nel campo della carta stampata, insieme a quella notoria dell’arte e dell’ottimo cibo: a rappresentare tutti gli aspetti di una terra che vuol essere colta e ha le carte per riuscirci, editori autori e relatori impegnati in un letterario ritratto di quanto di bello fiorisce sull’Isola.
Apprezzatissimo Antonio Sellerio, impegnato a raccontare in pillole le possibilità virtuose di un’editoria di progetto e ricerca come quella voluta da sua madre, la Signora dell’editoria italiana Elvira Sellerio, a sua volta protagonista di un ricordo tratteggiato per il pubblico torinese dal docente universitario e critico letterario Salvatore Silvano Nigro nel volume-gioiello “La sirena e i suoi libri”, preziosa edizione monotype pubblicata dalla sicilianissima Henry Beyle.
Orgogliosi e originali i siracusani delle edizioni Verbavolant, che insieme ai loro testi di letteratura e ai volumi di fiabe e ricette tradizionali per bambini hanno portato tra gli stand del Salone oggetti d’artigianato foggiati in forma di dolci tipici.
Dulcis in fundo, è il caso di dirlo, le proposte dello Stand della Regione Sicilia: un trionfo di volumi fotografici e non, capaci di celebrare le bellezze artistiche e culturali dell’isola. Tra queste ruolo fondamentale va alla cultura gastronomica, rappresentata con orgoglio e maestria da un gruppo di ragusani eccellenti: la storica Chiara Ottaviano, il giornalista e scrittore Giovanni Criscione e l’imprenditore Franco Ruta, titolare della dolceria modicana Bonajuto, raccontata e presentata nel libro Kalòs “la dolceria Bonajuto – storia della cioccolatieria più antica della Sicilia”: un viaggio nella storia della contea e delle sue dolcezze, dai tempi delle inestimabili nivère fino a quelli più recenti dell’esportazione internazionale. Una storia di successo tutta modicana decantata anche da Roberta Corradin, autrice del libro edito da Chiarelettere “La Repubblica del maiale”.
Insieme a proposte e risultati di cui possiamo essere orgogliosi, non è tuttavia mancato uno sguardo su brutture e magagne di cui nessun siciliano, come nessun italiano, può dirsi inconsapevole. Le realtà peggiori della politica, della gestione dei beni culturali e dei trasporti sono state esposte con dolorosa evidenza da Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo che, nel corso della presentazione della loro ultima inchiesta raccolta nel volume Feltrinelli “Se muore il Sud” hanno mietuto applausi mettendo nero su bianco quali sprechi, economici e culturali, stiano da anni affossando un’isola che versa già in situazioni più che critiche. Un’immagine amara che neanche la dolcezza del cioccolato fa digerire facilmente.
In copertina, Giovanni Criscione, Chiara Ottaviano e Franco Ruta
Sotto, Vincenzo Campo (editore Henry Beyle), Salvatore Nigro e Stefano Salis del Sole 24 Ore
Sotto, lo stand di Verbavolant
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