di Redazione
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Il comune non ha i soldi per pagare le bollette e così la Telecom ha sospeso il servizio. Per adesso tutti gli uffici comunali e succursali di Pozzallo sono isolati. “Un fatto gravissimo”, commenta il consigliere Alessandro Maiolino, “considerato che il distacco della linea telefonica era stato preannunciato dal gestore a mezzo telegramma ed evidenzia lo stato inqualificabile delle casse comunali e della gestione delle stesse da parte dell’amministrazione Sulsenti, che predilige le fiere dei morti (senza autorizzazione) e altre manifestazioni ludiche e contributi a questa o a quella associazione, anzichè intraprendere una politica di risanamento reale ed efficace”. Il consigliere Maiolino sostiene che “è assolutamente inaccettabile che le scuole pubbliche rimangano senza telefono, soggette a gravi rischi per i bambini”. “Se uno studente”, aggiunge Maiolino, “avesse bisogno di assistenza medica esterna, il corpo docenti e gli amministratori scolastici, se sprovvisti del loro cellullare, non potrebbero richiedere l’intervento di nessuno, caso che si è verificato alcuni giorni fa”. “Questa amministrazione è incapace di governare”, afferma l’esponente dell’opposizione, “Sulsenti è sindaco da un anno e mezzo e il suo continuo richiamo alle magagne della passata amministrazione ha tutto il sapore di cercare scuse”. Maiolino sottolinea anche come “le promesse disattese nei confronti degli operatori ecologici” abbiano portato all’occupazione nei giorni scorsi dell’aula consiliare. “Abbiamo assistito ad atti della giunta Sulsenti che preoccupano anche sotto il profilo del buon senso”, dice Maiolino, “come l’incarico per 60 mila euro assegnato ad un esponente dell’Mpa come comandante dei vigili urbani per risolvere gli annosi problemi di un comando che ha difficoltà a svolgere il proprio lavoro per la scarsità di risorse”. Il consigliere comunale di opposizione sostiene che “in appena un anno e mezzo di amministrazione sono raddoppiati i costi dei servizi comunali”. “Il sindaco dei si può”, scrive Maiolino, “acclamato in campagna elettorale, alla fine è risultato un flop: se la maestra ha il cellullare si chiama il medico altrimenti i bambini ne piangono le conseguenze”.
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