di Redazione

Sul cruscotto «L’uomo invaso» di Gesualdo Bufalino.
Sonia Cannella è morta a 32 anni, poco dopo la mezzanotte di lunedì, sul letto del torrente Modica-Scicli, dopo un volo di diversi metri dal viadotto nuovo di contrada Cerasella. Prima l’urto della sua Seat Fura con il guard rail, mentre risaliva la provinciale Donnalucata-Scicli in direzione di casa. L’auto si è ammaccata nel lato destro, quello del passeggero. Poi, forse in preda a uno stato confusionale, Sonia è scesa, a quanto pare dal lato passeggero, e da lì è precipitata facendo un volo di parecchi metri, dopo essere passata attraverso le maglie del guard rail. Sul posto i carabinieri e il 118. Inutili i soccorsi in ospedale.
Sonia aveva trascorso la serata a casa di alcune amiche. Giorni intensi quelli che hanno preceduto la sua morte. Feste di laurea, matrimoni di amici. Domenica sera, poco prima della mezzanotte, Sonia ha lasciato un conviviale a casa di alcuni amiche: «Vado via prima, dopodomani mi laureo». Sonia si è messa alla guida della sua Seat Fura, per andare a rincasare nell’abitazione dove viveva insieme ai suoi genitori, in via Trinacria. All’altezza del nuovo ponte di contrada Cerasella, l’auto ha strisciato contro il guard rail. Si infrange il vetro dello sportello lato passeggero. Sonia scende, momenti di panico, confusione. Poi il volo. Sul cruscotto dell’auto l’ultimo libro letto, di Bufalino.
L’arrivo delle auto degli amici, la corsa in ospedale, inutile. Schiva, molto amata dalle ex compagne di classe del liceo, era un po’ la mascotte della comitiva.
Lascia i genitori, la sorella, e la comitiva di amiche cui aveva sempre fatto riferimento, anche nei momenti difficili. Domani l’autopsia. Per capire il perchè di una morte che non le somiglia.
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