Il candidato alle Primarie Pd interviene
di Armando Cannata


Scicli – “Una Ferrari tenuta in garage”.
E’ questa l’osservazione che molte persone che ammirano Scicli da turisti o visitatori fanno della nostra città.
Perché la nostra città è una autentica riserva di ricchezza non utilizzata?
Perché al recupero del patrimonio monumentale esistente, avvenuta in massima parte grazie all’intervento del Dipartimento di Protezione Civile Regionale, non è seguita, se non in minima parte, una politica volta alla fruizione dei luoghi e alla messa in rete, attraverso esperienze solide.
Scicli deve passare dal volontariato culturale che tanto ha dato in questi decenni, a forme più strutturate di gestione dei beni architettonici e monumentali, mettendo a regime quella “Ferrari” che colpevolmente teniamo nascosta in garage, e mi riferisco, solo per fare qualche esempio, al Parco di S.Matteo, al Convento della Croce, al complesso di Chiafura, a Villa Penna.
Parte da qui, dalla consapevolezza che la politica deve dare risposte ai giovani, molti dei quali in cerca di prima occupazione, il progetto che il Partito Democratico deve darsi.
Un progetto di ampio respiro, che guardi a tutte le fasce sociali ed economiche della nostra città, senza esclusioni o “no” aprioristici.
Per tali ragioni ho accettato la sfida delle Primarie del Pd, conscio del fallimento del progetto politico che ci lasciamo alle spalle, mai condiviso dal sottoscritto, consapevole che la politica non è vendetta, non è rancore, non è estremismo, ma partecipazione e mediazione, ricerca del meglio per tutti.
Penso a un progetto largo, con regole chiare, a una casa in cui tutti possano sentirsi accolti, senza pretese di verità assolute. Negli ultimi mesi abbiamo assistito a un imbarbarimento della vita politica, a uno scadimento della rappresentatività delle istituzioni.
Scicli ha bisogno di un colpo d’ala, di puntare a una politica alta, che sia per tutti, ma senza divisioni e partigianerie.
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