Cronaca
|
08/08/2025 07:58

Furto nella villa a Roma di Fiorello, rubati gioielli e orologi: bottino da oltre 300mila euro

I ladri prima hanno disattivato l'allarme, poi sono entrati. La famiglia non era in casa, a dare l’allarme è stata la domestica

di Redazione

Roma – Una banda di malviventi è entrata nella notte, dopo aver disattivato l’allarme in via della Camilluccia, nella villa di Rosario Fiorello. A rubare il ricco bottino, che secondo le prime stime ammonterebbe a oltre 300mila euro, sarebbe stato un gruppo di esperti.

Tra i beni oggetto della refurtiva: monili in oro, collane esclusive, pietre preziose, oltre a diversi orologi. Dalle prime informazioni trapelate, probabilmente la banda ha studiato tutto nei minimi particolari. I ladri si sono introdotti nell’abitazione attraverso una porta finestra. Una volta dentro, hanno rovistato in tutte le camere e arraffato ovunque, rintracciando i beni preziosi. 

Del caso si stanno occupando la polizia e la Scientifica. Secondo quest’ultima, al momento non ci sarebbero elementi utili a identificare gli autori del furto. Secondo le prime ipotesi, i banditi potrebbero avere usato dei guanti in lattice per evitare di lasciare impronte digitali. 

La famiglia di Fiorello era fuori città quando è accaduto il fatto. Ad avvertire le forze dell’ordine sarebbe stata la domestica, che aveva in consegna le chiavi dell’abitazione.

Da quanto emerge la polizia non starebbe brancolando nel buio. Gli agenti “conoscono” lo storico di molti ladri professionisti che agiscono in città. Proprio su di loro si concentrano le indagini, per cercare di rintracciare gli autori del furto a casa di Fiorello. L’ipotesi investigativa più forte è come detto che ad agire siano stati ladri esperti, degli specialisti. E dunque qualcuno potrebbe esser già stato arrestato in passato e, quindi, potrebbe essere una vecchia conoscenza dei poliziotti. Se fosse così il cerchio sui responsabili potrebbe chiudersi nel giro di qualche settimana. Del resto, riflettono gli investigatori, non sono in tanti a potere organizzare un furto come quello messo a segno a casa di Fiorello. Non viene esclusa, almeno a caldo, l’esistenza di una talpa. E’ possibile che qualcuno, a conoscenza degli oggetti di valore in casa, possa avere fornito la “dritta” alla banda. Sicuramente gli inquirenti chiederanno a tutta la famiglia di Fiorello di fare mente locale se ci sia qualcuno che possa avere svolto il ruolo di basista. Un’ipotesi remota comunque quest’ultima. Più probabile, invece, che qualcuno sia venuto a sapere in modo accidentale della possibile refurtiva, della casa sguarnita e l’abbia riferito ai banditi. Un’altra pista investigativa riguarda i gioielli trafugati: dovrebbero finire quasi certamente nelle mani di un ricettatore che si occupi di piazzarli e organizzare il pagamento. La polizia starà attenta a monitorare il mondo dei ricettatori proprio per intercettare il piccolo tesoro saccheggiato in casa Fiorello.