di Redazione
Tutti contro il matrimonio, l’inciucio, l’accordo politico, il patto amministrativo, il matrimonio annunciato, l’alleanza contro-natura. L’apparentamento tra centrosinistra e Movimento per l’Autonomia è il bersaglio privilegiato della politica modicana in questi ultimi giorni prima del ballottaggio. “E’ un patto amministrativo per il buon governo della città” avevano spiegato sabato i due fautori, Antonello Buscema ed Enzo Scarso. “E’ un inciucio” aveva tuonato il candidato sindaco, Giovanni Scucces. “Io non ci sto, vado col centrodestra” aveva detto Nino Gerratana, autonomista più votato la scorsa settimana e presente alla convention di sabato di Scucces. Lo stesso Gerratana che, dopo l’ “ammonizione dura” ricevuta direttamente da Raffaele Lombardo sabato pomeriggio con quella poco sibillina frase “l’unica corrente a cui appartiene Gerratana è quella degli ex appartenenti all’Mpa”, ha convocato per oggi una conferenza stampa che servirà come sfogo ed anche per degli attacchi personali peraltro già annunciati. A seguire Gerratana, nel suo dissenso, è anche Federico Mavilla, anch’egli ex assessore autonomista, il quale ieri, in una nota, ha giustificato il suo sostegno al candidato Giovanni Scucces, quale “scelta coerente” con il suo excursus politico che lo ha visto già consigliere provinciale di An, poi nelle file di Forza Italia ed infine nell’Mpa. Ma ad attaccare duramente l’accordo “politico e non amministrativo”, ieri è stato anche il presidente di “Idea di Centro”, Meno Rosa, il quale ha duramente criticato Antonello Buscema, “costretto – scrive Rosa – ad inventarsi l’inedita formula dell’alleanza amministrativa per mascherare il forte imbarazzo di un’alleanza anomala siglata paradossalmente con quel Riccardo Minardo da sempre combattuto per il modo di fare politica e per i metodi adottati”. E lo stesso Riccardo Minardo, da più parti tirato in ballo, è intervenuto a difesa di quello che dice essere “un patto per la città e di esclusiva natura amministrativa, volto a garantire una corretta, seria, buona ed onesta governabilità a Modica. Votare Buscema – conclude Minardo – significa risanare insieme la città, intervenire sulle principali questioni economiche e rendere Modica straordinaria e libera”. Ed a sostegno di Antonello Buscema arriva anche l’ex Vice Sindaco, Giovanni Frasca, che, sebbene candidato al consiglio comunale nella lista del Pdl, critica la campagna elettorale “fortemente condizionata dal potere economico forte locale. Una forzatura che ha fatto scaturire una reazione dell’elettorato. Per questo invito a votare Buscema”. Intanto l’accordo raccoglie plausi e critiche anche da fuori Modica. E’ il caso dei Giovani dell’Udc di Ispica che per bocca di Marco Santoro accusa l’Mpa di “proseguire nell’attacco al centrodestra provinciale”. I plausi giungono invece dal Sindaco di Vittoria, Peppe Nicosia, il primo a sperimentare sulla “propria pelle” l’accordo con gli autonomisti. “L’esperienza di Vittoria – ha detto Nicosia – ha fatto scuola”.
Giorgio Caruso
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