Riceviamo e pubblichiamo
di Valerio Molinari


Modica – Buongiorno Redazione,
con riferimento alla vicenda dello chalet del Maganuco, la scrivente società rappresentata dal Sig. Valerio Molinari desidera chiarire definitivamente la vicenda che ha toccato la nostra azienda per quello che riguarda lo chalet di Maganuco così da fugare le “chiacchiere” poco edificanti che sono state fatte in proposito.
A seguito della denuncia ricevuta per il reato di inquinamento sonoro e disturbo della quiete pubblica che ha scaturito la revoca – e non la sospensione temporanea – della autorizzazione in essere a nome dei proprietari dello chalet, si è provveduto ad attuare le procedure che consentono di sanare la posizione per la quale verrà regolarmente pagata la sanzione prevista dalla legge. Nel contempo sono state restituite ai legittimi proprietari le chiavi dello chalet che la scrivente aveva in semplice locazione e NON acquistato attraverso la cessione di un ramo di azienda, come erroneamente diffuso. La scrivente, subendo un danno di svariate centinaia di migliaia di euro, ha cessato quindi tale specifica attività con conseguente perdita delle risorse ivi addette ed ha deciso di non procedere in altra maniera e sede nei confronti di coloro i quali – 2 abitanti della frazione – che ci avevano denunciato senza preavviso per l’evento del 7 Luglio 2012 (peraltro data del compleanno della struttura per il suo 1° anno di vita dove fu realizzato un piccolo evento musicale con la partecipazione di due artisti Internazionali appositamente arrivati dagli USA per l’occasione).
L’unica considerazione di carattere generale che desideriamo fare riguarda le modalità – a nostro modesto avviso uniche nel loro genere – con le quali si è voluto procedere nei nostri confronti quando forse una semplice richiesta verbale avrebbe evidentemente consentito, oltre che di formulare le scuse per l’arrecato disturbo quella sera, di non determinare la chiusura della attività e quindi l’interruzione dello sviluppo progettuale che stavamo mettendo in atto e che ricordiamo nel giro di ulteriori 36 mesi avrebbe visto la sua completa luce.
Inutile a questo punto, manifestare altro disappunto per quanto accaduto, l’investimento letteralmente “buttato a mare” l’impegno dei ragazzi che hanno sempre lavorato con entusiasmo e fatica a questo progetto, gli acquisti – significativi e innovativi – di tutte le attrezzature, ricordiamo una cucina industriale perfettamente attrezzata, un sistema di videosorveglianza per la struttura e per la spiaggia, l’impianto wireless sulla stessa che consentiva l’accesso ai servizi in forma gratuita e indirettamente tutto l’indotto creato attorno a questa iniziativa che a nostro parere aveva caratteristiche innovative e costruttive e NON valenze speculative come più volte affermato sui social network senza alcuna minima cognizione dei progetti che erano in atto.
Cosa accade ora . La struttura riaprirà ?? La struttura è stata riconsegnata ai legittimi proprietari che riteniamo adotteranno le scelte da loro valutate come più opportune per il proseguio dell’attività stessa, sotto altra veste chiaramente e con altre caratteristiche evidentemente visto che si ritrovano uno chalet completamente ristrutturato ed adeguato all’uso. La scrivente azienda prosegue nell’intento di dare lustro all’idea di creare un resort perfettamente inserito nel contesto dell’antica città di Modica e quindi porta avanti il proprio investimento nella sempre bellissima Modica .
Il MONObeach club ed il Maganù ? rimane una priorità perché davvero con tutta la passione, l’impegno ed una buona dose di sana follia il nostro Titolare era e rimane convinto, che la frazione di Maganuco potesse davvero diventare una perla del litorale Ibleo e continuare ad attirare turisti e perché no nuovi investitori privati; acquistare una casa a Maganuco avrebbe avuto un “maggior senso pratico” sapendo che esisteva uno chalet aperto tutto l’anno . Ricordiamo con notevole amarezza l’ipotesi che avevamo fatto di aprire un info point al porto di Pozzallo ed uno nel centro di Modica per canalizzare gli arrivi da Malta e da Modica verso Maganuco e lungo tutta la costa Iblea e non solo, così come l’idea di predisporre – con le dovute e preventive autorizzazioni e pareri – l’apertura di un piccolo chiosco stagionale che potesse sopperire ai flussi imponenti del mese di Agosto ma anche una valida alternativa invernale per quei camperisti che sostano – non potrebbero – da ottobre a marzo nella Piazzetta Santa Chiara – e che sono sempre alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti o molto più banalmente un servizio igienico che sarebbe stato chiaramente posizionato in maniera tale da sopperire a tali disagi.
Infine, sempre e comunque nel cassetto anche se recentemente rivisto ed adeguato alle future ipotesi di investimento sul territorio,il progetto di riqualificazione litoranea tra Punta Regilione e Pozzallo ed una serie di altre iniziative che attraverso il project financing potrebbero vedere la luce nel giro di pochissimi anni .
Citando una frase spesso usata dal Sig. Molinari “ad azione corrisponde reazione” è desiderio suo attraverso questo comunicato stampa rispondere a quei clienti ma anche a quelle persone legate agli interessi comuni che hanno fantasticato sulla sua persona per dire che “ non sono mai stato la gallina dalle uova d’oro né il fenomeno che viene dal nord “ ma un semplice imprenditore e l’Italia ne è piena, che transitando per il territorio Ibleo è stato colto da una sana violenza emotiva e non è più riuscito a staccarsi da questo luogo nonostante gli impegni, sempre più pressanti ed importanti della propria principale attività.
Dal 2008 a stamattina ha detto e ripetuto che il territorio ha un enorme potenziale che deve essere espresso per la tutela e la crescita dello stesso e del tessuto umano che lo abita, l’invidia, l’ignoranza e la cattiveria sono brutte bestie e di questo ne sono sempre più convinto e rispondendo definitivamente ai mille quesiti fatti ultimamente “ e ora Molinari, che farai ..?”la risposta è che stiamo rivedendo il progetto “mare” nella sua interezza e siamo fermamente convinti con estrema calma, coerenza e pazienza che il progetto per il MONObeach club ed il Maganù, dovrà offrire (se accettato ed autorizzato in ogni suo minimo dettaglio progettuale, tecnico, strutturale e burocratico) la possibilità di fare un piccolo miracolo per la rinascita di quel lembo di sabbia e del suo contorno, senza che nessuno si spaventi o inizi a mandare messaggi poco edificanti come è già successo, e potrà rappresentare un concreto contributo per lo sviluppo e la crescita del territorio. Pensiamo ed immaginiamo una attenta riqualificazione ambientale, attraverso un progetto di ecosostenibilità che possa coniugare il recupero delle aree limitrofe e la creazione di posti di lavoro per il turismo stagionale e perché no per quello eno-gastronomico invernale. Il turismo, è bene ricordarlo a qualcuno poco fiducioso, porta lavoro, occupazione e soldi, ed i soldi alimentano soldi e non chiacchiere, concetto banale ?? Crediamo di no, molto semplicemente invece si tratta di senso del dovere e del rispetto per il sistema Impresa, per il territorio Italiano e quindi per quello Ibleo perché sia sempre chiaro agli occhi ed alle orecchie dei tanti giovani che cercano lavoro a casa propria che il territorio Ibleo così come Maganuco o altri luoghi della Provincia, sono patrimonio Nazionale e non territorio feudale cinto da mura e fossati. Concludiamo auspicando anche che si chiuda anche l’altra stupida polemica ricordando che al MONObeach club lavoravano solo ragazzi under 40, giusto perché sia chiaro a qualche malpensante che, gli unici del nord che erano presenti erano i coniugi Molinari in cucina a lavorare o in sala a spazzare la sabbia, tutto il resto del personale era MODICANO.
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