Fotosequenza di un ingoio
di Redazione


Ragusa – Quando si dice “ingoiare il rospo”. Alcune foto, pubblicate in questi giorni in rete, evidenziano un lungo serpente mentre ingoia la “buffa” uno dei anfibi tipici dell’area iblea. Le foto sono state scattate lo scorso week end dalla “coraggiosa” Angela Licitra, ragusana, architetto con la passione della fotografia, durante una delle escursioni di risalita del fiume Irminio organizzata dal Cai. La Licitra e altri partecipanti all’escursione, hanno notato il serpente mentre cercava di ingoiare la “buffa” che a sua volta cercava di divincolarsi muovendosi con vari contraccolpi.
Macchina fotografica alla mano, la Licitra è riuscita a far le foto anche da vicino.
“Ho visto l’animale mentre cercava di ingoiare la sua preda e lentamente mi sono avvicinata – spiega la Licitra – ho fatto le foto. Davvero un bellissimo esemplare. Dalle prime notizie avute dal direttore dell’escursione, sembra che si tratti della “biscia dal collare” che è un serpente presente nell’area iblea e comunque innocuo per l’uomo”. Ed in effetti la conferma arriva da Mario Capuzzello direttore dell’escursione all’Irmino per conto del Cai. “Il Cai organizza sempre escursioni tese a far conoscere il nostro territorio, la flora, la fauna. Lo facciamo facendo trekking ma al tempo stesso valorizzando i nostri luoghi – spiega Mario Capuzzello – Una parte dei partecipanti era rimasta indietro di qualche metro e ha visto questa biscia mentre cercava di ingoiare la buffa. Hanno fatto delle foto, sicuramente la presenza di questo animale e le modalità con cui cercava di catturare la sua preda, hanno incuriosito tantissimo. La Licitra ha fatto anche delle belle foto poi pubblicate su facebook e che hanno suscitato molto interesse, attenzione e curiosità. Qualcuno si è chiesto se questa biscia, che ripeto è tipica anche degli iblei, fosse pericolosa per l’uomo. Non lo è ma naturalmente è sempre meglio non disturbarla”. Come per tutti i serpenti, anche per la biscia dal collare, la miglior difesa è quella di non essere visti. In caso di pericolo solitamente questa biscia, se può, si tuffa in acqua ed essendo una buona nuotatrice vi si immerge. Se non ha la possibilità di sfuggire, la natrice può adottare diversi sistemi di difesa: il primo è quello di spaventare l’aggressore appiattendo la testa, soffiando e fingendo di volerlo mordere con falsi attacchi. Se questo espediente non funziona adotterà un sistema curioso, cioè quello di fingersi morta, aprendo la bocca lasciando penzolare la lingua rivoltandosi sulla schiena.
La Sicilia
© Riproduzione riservata