Benessere
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08/01/2011 18:43

A tavola dopo le Feste

Parla il nutrizionista

di Redazione

Maurizio Savà
Maurizio Savà

A Natale bisogna essere più buoni. E dopo? Anche di più! In particolare con se stessi, anzitutto stando attenti a rispettare la propria salute. Da non trascurare, fra le varie cose, l’attenzione da riservare a come ci si nutre. Per natura si verifica con l’età una tendenza ad aumentare di peso; se a questo aggiungiamo gli abusi che facciamo, e non soltanto per le feste, si comprende come si fa a ritrovarsi sempre più appesantiti e con gli indumenti che non stanno più come prima.

 

Quella dell’alimentazione è una questione multidisciplinare e dunque complessa ma non per questo da trascurare. Per fortuna è spesso oggetto di campagne di informazione e di articoli in riviste più o meno serie. Sarebbe importante però fare affidamento a indicazioni provenienti da fonti attendibili, che garantiscono al meglio per il nostro benessere. A titolo di esempio non si possono non citare le linee guida ministeriali per una sana alimentazione, che propongono l’adozione di alcune semplici regole per mangiare sano e con gusto. L’obiettivo, come si è detto, è quello di proteggere la nostra salute, raggiungendo o mantenendo il peso desiderabile o quello ideale, e fare un’alimentazione sana ed equilibrata, così da garantirci più benessere e salute senza dover mortificare il gusto e il piacere della buona tavola.

 

Le regole si fondano sull’assumere semplici comportamenti che vanno dal controllo periodico del peso (una volta la settimana) alla scelta delle quantità e della qualità del cibo: preferire i cereali, i legumi, gli ortaggi e la frutta e limitare i grassi, prediligendo fra tutti l’olio d’oliva; consumare nelle giuste quantità zuccheri, dolci e bevande zuccherate; bere acqua in abbondanza e bevande alcoliche in quantità controllata; consumare poco sale; variare le scelte a tavola e ricordarsi che gli alimenti di cui disponiamo sono tantissimi. Da non trascurare poi i problemi relativi alla sicurezza alimentare, con speciale riferimento a quella domestica, perché è provato che gran parte dei problemi di tipo igienico sanitario si verificano nella cucina di casa. E’ bene, ad esempio, fare attenzione e cercare di prevenire la contaminazione degli alimenti da parte di microorganismi patogeni o di loro tossine. Le indicazioni sopra citate per una corretta alimentazione presentano eccezioni solo in determinati casi, cioè per quelle persone le cui scelte alimentari richiedono una particolare attenzione (bambini, adolescenti, gestanti o donne che allattano, donne in menopausa, anziani e persone affette da qualche patologia).

 

Dunque tutto si fonda sull’introduzione di un apporto calorico adeguato al fabbisogno energetico (non si può mangiare più di quanto l’organismo richieda) e sulla corretta ripartizione giornaliera delle calorie che i nutrienti (proteine, lipidi, carboidrati, ecc.) possono contenere. Per questo sono utili, in particolare, le porzioni standard italiane, riportate, molto spesso, anche nelle informazioni nutrizionali riportate nelle confezioni di molti prodotti. Bisogna essere consapevoli di cosa e di quanto si mangia, scegliendo gli alimenti in maniera mirata, sulla base delle indicazioni contenute nella Piramide Alimentare Mediterranea, una figura alla cui base si trovano i cibi da consumare quotidianamente ed al vertice quelli da assumere con moderazione. Solo in alcuni casi particolari può essere necessario ridurre, se non eliminare del tutto, determinati cibi.

 

Credere che una dieta sia una pura e semplice privazione è un concetto superficiale ed errato: si può e si deve mangiare un po’ di tutto ed è solo così che si possono gustare a vita le cose che più ci piacciono! Basterebbe poco per non commettere errori.

 

Dott. Maurizio Savà

biologo nutrizionista