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30/07/2009 13:42

A2F: Calabra Maceri Rende, Ragusa all’esordio

di Giuseppe Leo

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A poco più di tre settimane dal raduno della nuova Calabra Maceri di coach Romano, la Federazione Italiana Pallacanestro ha stilato i calendari della nuova stagione agonistica. A Rende toccherà l’esordio casalingo (si spera sia tale) contro la matricola Ragusa sabato 26 settembre. A ruota la trasferta di Chieti, poi Lucca, Firenze, Alcamo fino al primo duro banco di prova contro
Pomezia alla sesta. Si chiuderà il 27 marzo tra le mura amiche contro un’altra big di questo torneo, Porto San Giorgio.
Intanto, però arrivano anche le prime parole da parte di due new entry della truppa biancorossa. Stiamo parlando di Francesca Strano e Linda Manzini, elementi del nuovo telaio rendese venuto su in pochi giorni,e che entro questo fine settimana, assicurano dai piani alti, verrà puntellato con le ultime caselle mancanti (al momento la priorità è un’ala piccola).
Strano e Manzini rappresentano un po’ le polarità opposte della giocatrice di pallacanestro: l’una è veterana del parquet, giocatrice più che affidabile, l’altra riassume la foga dei suoi 19 anni, elevata all’ennesima potenza dall’indubbio talento che le ha schiuso le porte della nazionale under 20. 
L’ala dimostra di avere le idee molto chiare, anche perché per lei è un ritorno a casa a tutti gli effetti: << Ho esordito undici anni fa proprio con questa casacca – ricorda la Strano – naturale che al presidente Vivona e alla società mi leghi un rapporto speciale. Il prossimo sarà un campionato abbastanza equilibrato e visto come la dirigenza si sta muovendo sul mercato ritengo che potremo dare fastidio anche a squadre come Pomezia e Ancona che ambiscono alle prime posizioni >>. Insomma, come lei stessa ammette, Rende le è entrata nel cuore, in tutti i sensi: << Il mio fidanzato è di Rende, ma a parte questo sono davvero entusiasta e ho molta voglia di disputare una stagione positiva, come l’ultima giocata due anni fa nonostante il cambio di panchina tra Salineri e Valentinetti. E poi ritrovo alcune vecchie conoscenze, come D’Arenzo, Castagna, Nicolini con cui ho giocato nel Cus Cagliari e la giovane Monaco >>. E a proposito di giovani, viene spontaneo chiedere a una giocatrice come lei che conosce i campi “roventi” del meridione, quale ricetta si sente di dare a una estrosa ma giovanissima atleta come la Manzini: << Il consiglio che posso darle – prosegue Strano – è quello di essere molto umile e mai presuntuosa. In realtà questo è un insegnamento utile per ogni atleta in tutti gli ambiti della quotidianità >>. Per Manzini quella calabrese sarà un’avventura nuova in tutti i sensi ma avverte la responsabilità di essere la guardia tiratrice titolare del nuovo quintetto: << Non conosco molto della mia nuova destinazione  – confessa la ragazza reggiana – e in un primo momento ero molto titubante sulla opportunità di scendere a Rende. Poi, con il passare dei giorni, mi sono resa conto che l’interesse nei miei confronti era forte e reale >>. Intrapresa la nuova sfida, con che spirito e quali motivazioni affronterà la sua prima avventura al sud, lei che ha sempre giocato a Parma e dintorni? <
di far bene e non perdere il posto da titolare – risponde ermeticamente la Manzini – è normale che l’obiettivo sia quello di disputare una buona stagione>>.

Ma che giocatrice è Nadia Manzini? <tiro da 3, ma quando c’è da fare il play e difendere non mi tiro dietro. Il difetto maggiore è probabilmente quello mentale, che a volte mi porta ad abbattermi quando le cose non vanno bene >>. Naturalmente, la Manzini di oggi si augura dentro sè di arrivare al prossimo marzo con la certezza di essere cresciuta tatticamente, ma soprattutto sotto l’aspetto del carattere, per la cui tempra il legno dell’A2 è sembra la cura ideale.