Attualità
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23/11/2010 11:28

Aborto, Forza Nuova è contro

Contro il "dichiarato edonismo"

di Redazione

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Pozzallo – Continua l’azione di “sensibilizzazione” sul tema dell’aborto e degli effetti nefasti della legge 194, da parte del Movimento politico Forza Nuova. Già da diverse settimane a livello regionale si susseguono le iniziative forzanoviste come, convegni, fiaccolate e banchetti informativi. Proprio uno di questi è stato approntato nel tardo pomeriggio di Sabato 20 novembre presso la Piazza delle Rimembranze di Pozzallo, ove, dichiara nella nota diramata il Dott. Mormina, coordinatore cittadino di Forza Nuova Pozzallo, tantissime persone, tra l’altro molti di essi giovani, si sono avvicinate al banchetto allestito da noi forzanovisti, segno che il muro di falsità che sino ad oggi erano stati eretti ad arte da parte di certa opinione pubblica ha ceduto in quanto prive di fondamento. Da sempre Forza Nuova ha fatto della battaglia all’aborto un tassello fondamentale, continua Mormina, in quel progetto di “Ricostruzione Nazionale” obbiettivo dell’unico movimento italiano ancora fuori dal coro, sia nelle tematiche sociali ormai appiattite dall’apatia e dalle coscienze televisive al cloroformio, sia nelle tematiche politiche rimanendo ben saldo in posizioni che difficilmente potrebbero divenire un domani facile merce di scambio e o di favori come la politica italiana ci ha tristemente abituati.

 

Di seguito il testo riportato nel volantino distribuito alla cittadinanza:

 

FORZANUOVA si batte per l’abolizione immediata di tutte le leggi e le pratiche abortive, che in nome di un dichiarato edonismo e di una presunta socialità, negli ultimi decenni hanno insanguinato il mondo, minando il presente ed il futuro dei popoli. Un popolo che uccide i propri figli non ha futuro. Sancendo il principio che la vita inizia dal concepimento e che il fine ultimo dell’uomo trascende il fatto materiale, FORZANUOVA opera per la rigenerazione dei buoni costumi del popolo e considera determinante la creazione di strutture volte all’accoglienza del nascituro in un contesto sociale in cui i bambini siano “unici privilegiati nella nostra società”.