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29/03/2009 21:41

Accoglienza richiedenti asilo politico, ad aprile nuove convenzioni

di Redazione

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Ragusa – L’arrivo dei 244 clandestini somali al porto di Pozzallo apre la stagione degli sbarchi che per il 2009 si profila ancora più intensa. Nel 2008 in Sicilia sono arrivati 36 mila migranti, di cui 31 mila sbarcati a Lampedusa e i restanti 5 mila, per lo più, approdati sulle coste iblee. Nelle prossime settimane si prevede un’ondata di sbarchi ancora più consistente sulle coste ragusane. La Prefettura ha promosso numerose riunioni nelle ultime settimane con i responsabili delle strutture ricettive locali, che allo stato attuale ospitano i richiedenti asilo politico. Entro il prossimo 31 marzo tutti gli hotel, alberghi e villaggi turistici della provincia che fanno parte di questa rete di accoglienza dei migranti (i cittadini extracomunitari che richiedono lo status di asilo politico), dovranno inoltrare alla Prefettura le istanze per attivare le nuove convenzioni. “Sono sette anni che ci occupiamo dell’accoglienza dei cittadini extracomunitari richiedenti asilo politico”, spiega Federico Maione, titolare di un albergo del centro storico di Ragusa convenzionato con la Prefettura, “e da un anno e mezzo abbiamo costatato l’incremento del numero di migranti che devono essere ospitati: adesso le regole sono molto più rigide, c’è uno schema di convenzione con la prefettura ben preciso che va rispettato e noi siamo pronti per rinnovare la richiesta”. Gli hotel devono garantire fra i vari servizi quello della mediazione linguistica, dell’alfabetizzazione e dell’assistenza sociale. Inoltre i locali ricettivi devono essere dotati di ambulatorio per prestazioni mediche e la struttura deve fornire, ad ogni migrante, una scheda telefonica di 5 euro, ogni quindici giorni. Per ogni richiedente asilo politico le strutture ricettive ricevono 40 euro al giorno, Iva esclusa. “Sono aumentati anche i controlli, tutto è più fiscale ed è giusto che sia così”, commenta Maione, “e ovviamente gli hotel devono anche fare i conti con il flusso turistico, conciliare l’accoglienza dei richiedenti asilo politico con quella dei normali clienti: non so se tutte le strutture ricettive della provincia che attualmente fanno parte di questa rete di accoglienza saranno in grado di rinnovare la loro disponibilità, alla luce del previsto aumento di sbarchi”. “Se, come pensiamo, nel 2009 aumenteranno nuovamente gli arrivi di migranti sulle nostre coste”, dice Vincenzo La Monica, responsabile immigrazione Caritas iblea, “per una scelta di coscienza la nostra cooperativa, “Il Dono” che ospita richiedenti asilo politico, ha deciso di non aumentare i numeri dell’accoglienza: fra Ragusa e Comiso non avremo più di 30 ospiti”.

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