E' ricoverato al Buacca
di Redazione
Scicli – Tentato omicidio. E’ l’accusa di cui dovrà rispondere l’albanese Bujar Zhivani, 44 anni, autore dell’accoltellamento ai danni di un suo connazionale, V.E., di 26 anni, con cui è venuto a un violento scontro martedì, poco dopo la mezzanotte in quel di Cava d’Aliga. I due, secondo una prima ricostruzione, erano alticci e sarebbero venuti alle mani per futili motivi. Forse nel bel mezzo di una festa tra albanesi, forse in occasione di un incontro chiarificatore, in contrada Cozzo Muto, alla periferia di Cava d’Aliga. Dalle mani il maggiore d’età sarebbe passato ben presto alla lama affilata di un coltello, inferta all’addome del giovane per punirlo delle offese ricevute. Il 26enne è stato ricoverato al Busacca, dove i medici lo hanno sottoposto a intervento per asportagli la milza, mentre sul posto si sono recati i carabinieri della Tenenza di Scicli. I militari hanno ascoltato alcuni testimoni, raccolto elementi di prova, individuando in Bujar l’autore del grave ferimento. Dell’uomo però nessuna traccia sino a mercoledì pomeriggio, quando, all’imbrunire il 44enne ha fatto ritorno a casa, in via Nigito. Ad attenderlo c’erano le manette. Il 44enne è stato trasferito nel carcere di Piano del Gesù a Modica Alta. Il suo connazionale lotta tra la vita e la morte al Busacca, dove i medici si sono riservati la prognosi. L’episodio ha destato allarme sociale in città, dove si registra purtroppo un fenomeno di “razzismo di ritorno” già all’interno della comunità albanese, con tensioni sociali fra extracomunitari che sfociano a volte in episodi di violenza quale quello verificatosi l’altra notte. I carabinieri cercano ora di comprendere le ragioni della lite tra i due, anche se pesa la circostanza che entrambi forse avevano alzato il gomito, mettendo da parte i freni inibitori.
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