Lettere in redazione
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03/02/2011 09:54

Addio Italo

Non hai ostentato nobili natali nè ottenuto risarcimenti per patimenti passati

di Carlo

Italo
Italo

Roma – Addio Italo.
Addio meravigliosa creatura.
Sei venuto dal nulla, con discrezione. Non hai ostentato nobili natali né ottenuto risarcimenti per patimenti passati.
Sei arrivato discreto, senza chiedere niente.
Hai insegnato cos’è l’accoglienza e ti sei dimostrato un padrone di casa che non dimentica l’antico significato simbolico del far varcare la porta della propria casa ad un ospite.
Sei stato guardiano, della tua casa. E hai cercato di insegnare le buone maniere. Quelle civili. Non volevi rumori molesti che disturbassero, che calpestassero la libertà altrui. Non amavi le luci accecanti e i baccani sino a tarda notte, pensando a chi la mattina lavora o solo a chi vuole riposare: ai diritti degli altri. Non amavi chi era insensibile ai bisogni altrui, ai meno fortunati. Consideravi irresponsabili coloro che deturpavano il tuo paese.
Italo, hai avuto il merito di traghettare verso i valori veri chi aveva dimenticato di ragionare con la propria testa. Li hai presi per mano e li hai accompagnati.
Sei stato di esempio.
Hai amato il tuo paese, ma forse avresti amato qualsiasi altro posto al mondo.
E ti sei fatto amare.
Caro, carissimo Italo, ci hai insegnato cos’è il dare senza ricevere. Senza parole. E così sei andato via.
In silenzio.
Ora, dall’Alto, guardaci con benevolenza e cerca di capire quanto siamo piccoli.