Attualità
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28/11/2013 11:37

Adottata la chiesa di San Giacomo fuori le mura

Un’iniziativa di Carlo Giunta

di Valentina Raffa

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La pulizia della chiesa
La pulizia della chiesa

Modica – Hanno sfidato le condizioni meteorologiche e, malgrado il freddo, armati di rastrelli, forbici, pale, secchi, sacchetti e quant’altro, hanno dato il via alla pulizia dell’area attorno alla chiesa di San Giacomo fuori le mura, in via Fiumara. I soci del centro sociale di Modica bassa, con in testa l’assistente sociale Carlo Giunta, ci hanno dato proprio dentro.

Non tollerano che un monumento importante cittadino, che risale al 1300, possa essere lasciato in stato di abbandono e degrado. Lo scorso inverno era stato Giunta a ripulire dai rampicanti la chiesetta, ma adesso non era da solo. È riuscito a trasmettere la passione per la storia dell’arte di Modica ai soci del centro sociale che hanno addirittura proposto al sindaco, Ignazio Abbate, di adottare il monumento.

“Al momento la chiave ce l’ha la Curia, che è proprietaria della chiesetta – dice Giunta – ma non si esclude che l’amministrazione comunale, con cui abbiamo già interloquito, non decida di acquistare il monumento, che dovrebbe essere inserito d’obbligo nell’iter turistico di Modica, in quanto si tratta della chiesa più antica della città, l’unica tra l’altro caratterizzata da un campanile a vela con croce greca a pietra che si può ammirare nelle nostre zone. La struttura è semplice: vi sono due spazi. Il primo con una piccola abside, e un altro, molto probabilmente aggiunto in epoca successiva, con i resti di un altare”.

La Chiesa di San Giacomo fuori le mura, ai piedi del Ponte Guerrieri, va quindi recuperata. E i soci del centro sociale sono disposti a curarla, ripulirla e mostrarla ai turisti, fungendo anche, se occorre, da guide turistiche. E già, perché, imparando a conoscere il monumento in pietra e ad amarlo, hanno approfondito la sua storia, apprendendo della preziosità di uno dei più antichi affreschi esistenti, raffigurante la Deposizione, che vi è custodito all’interno. L’affresco si trova nell’abside e dovrebbe risalire al 1400. La Vergine si trova al centro e sul suo grembo c’è Cristo deposto dalla croce, a sinistra si trova San Giovanni, a destra una delle pie donne. Vi sono poi due personaggi alle estremità della composizione con abito e copricapo rinascimentale. Il tutto in una cornice dipinta a scacchi simile a quella della cappella gotica della Chiesa del Carmine di Modica.

“Purtroppo la chiesetta è rimasta nel dimenticatoio per troppo tempo – dice Giunta – ed è stata visitata tante volte da vandali, da giovinastri che non ne hanno avuto rispetto. L’affresco andrebbe restaurato. I colori sono sbiaditi”. I soci del centro sociale dopo avere ripulito l’area hanno segnalato all’amministrazione comunale la presenza di numerosi ingombranti lasciati incustoditi, tra cui una montagna di pneumatici.

“E’ un peccato vedere un’area verde ridotta così – dicono -. Abbiamo fatto quel che potevamo e contiamo di ritornare a risistemare la zona. Adesso, però, tocca a chi di competenza raccogliere e smaltire i materiali ingombranti”. C’è, insomma, una vera e propria discarica abusiva a cielo aperto che va bonificata per restituire il monumento alla città, rendendolo, magari, fruibile al pubblico.