Cronaca
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06/09/2025 19:24

Aerei israeliani a Sigonella, l’opposizione attacca. Il governo: “Solo supporto logistico”

Bonelli chiama Meloni a spiegare se i jet “sono venuti a spiare la Global Sumus Flotilla”.

di Redazione

Lentini, Siracusa – Tre aerei israeliani “hanno sorvolato la Sicilia e sono atterrati nella base militare di Sigonella. Il governo deve dirci chiaramente: questi aerei sono venuti a spiare la Global Sumud Flotilla, che in questi giorni si sta muovendo nel Mediterraneo per rompere l’assedio di Gaza, oppure sono venuti a caricare materiale bellico?”. Il deputato di Avs, Angelo Bonelli, chiama il governo Meloni a rispondere di quanto accaduto nelle ultime ore nella base militare di Sigonella, in Sicilia.

“Devono dirci cosa sono venuti a fare: uno di questi velivoli, un KC-130H, è decollato ieri dalla base aerea di Nevatim in Israele alle 15:10 ed è atterrato a Sigonella alle 18:40, per poi ripartire. E’ inaccettabile che basi italiane vengano utilizzate da aerei militari di uno Stato che sta conducendo un massacro contro il popolo palestinese. Non è tollerabile – aggiunge – che il nostro Paese metta a disposizione il proprio territorio e le proprie basi per operazioni militari che hanno come unico obiettivo quello di prolungare il genocidio a Gaza”.

Ma che è successo a Sigonella? Fonti dell’intelligence cercano di ridimensionare il caso spiegando che non si tratta di un caso isolato, “è già successo in diverse occasioni in passato”. E che in ogni caso si è trattato di passaggi tecnici: i velivoli in questione sarebbero infatti deputati allo scarico merci e ai rifornimenti carburante.

Intanto, è stata fornita una versione ufficiale dallo stato maggiore della Difesa. “Nel pomeriggio del 2 settembre un aeromobile C-130 appartenente alle Forze armate israeliane ha effettuato un atterraggio tecnico presso la U.S. Navy Air Station di Sigonella (Catania), nell’ambito di un’attività addestrativa e di supporto logistico (rifornimento) previamente autorizzata secondo le procedure previste dalla normativa nazionale e internazionale vigente. A bordo del velivolo era presente solo personale tecnico-logistico, non vi era e non è stato imbarcato alcun materiale o equipaggiamento”, si legge in una nota. “Pertanto, durante la sosta, della durata di circa 3 ore e 30 minuti, il velivolo ha ricevuto esclusivamente supporto logistico da parte del personale statunitense presente nella base”. L’utilizzo dello spazio aereo e delle infrastrutture militari italiane, aggiunge, “avviene nel pieno rispetto del quadro normativo nazionale e degli accordi internazionali in essere”.

Una tesi che, però, non convince affatto le opposizioni. “Chiediamo che il governo italiano dia rapidamente le spiegazione” dice il deputato del Pd, Arturo Scotto. “È del tutto evidente che se fosse autentica, questa informazione, sarebbe una lesione alla sovranità italiana”.