di Redazione

Parigi, 6 nov. L’analiasi di entrambe le scatole nere dell’Airbus321, preccipitato sabato scorso nel deserto del Sinai con 224 persone a bordo, consente di ‘privilegiare notevolmente’ l’ipotesi di un attentato terroristico come causa del disastro: lo hanno riferito in via riservata fonti coinvolte nelle indagini. Dalla decrittazione dei dati contenuti sia nel registratore dei parametri di volo sia in quello dei suoni in cabina emerge infatti, stando alle stesse fonti, come sull’aereo ‘tutto fosse assolutamente normale’ tanto sotto il profilo del funzionamento della strumentazione quanto a proposito del contenuto delle conversazioni: soltanto fino al 24mo minuto trascorso dal decollo, pero’, giacche’ da quel momento entrambe le apparecchiature cessano ‘brutalmente’ di operare, e ‘non c’e’ piu’ nulla’. Un fatto, secondo le anonime fonti inquirenti, sintomatico di una ‘decompressione esplosiva totalmente repentina’, che avvalora dunque la teoria di una bomba nascosta a bordo. La fine e’ giunta in maniera ‘violenta, subitanea, improvvisa’, hanno aggiunto le fonti. .
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