"Se si superasse subito questo ostacolo, qualcosa potrebbe cominciare a muoversi già dalla prossima estate"
di Redazione


Comiso – Il presidente dell’Enac, Vito Riggio, ha fatto il punto di fine anno sulla situazione degli aeroporti italiani. «Il sistema aeroportuale siciliano non sarà modificato, ma qui è preclusa la possibilità di nuove “avventure”, compresa l’ipotesi circolata da tempo di aprire un aeroporto in provincia di Agrigento, per il quale l’unica proposta a nostra conoscenza è quella di una struttura privata».
In sostanza l’Enac non avallerà nessuna «iniziativa pubblica» per l’ipotetico scalo agrigentino. Se poi lo vogliono fare degli imprenditori privati si accomodino e l’Enac ovviamente eserciterà il ruolo di controllore.
Per quanto riguarda Comiso, «è tutto pronto, si attende di chiarire chi dovrà pagare i servizi dei controllori di volo e dei vigili del fuoco: fino ad allora non potremo certificarlo. Se si superasse subito questo ostacolo, qualcosa potrebbe cominciare a muoversi già dalla prossima estate».
Attualmente la situazione è questa: il ministro delle Infrastrutture Matteoli ha firmato per riconoscere Comiso come scalo nazionale con assunzione delle spese dei servizi (poco più di un milione l’anno) a carico dello Stato, ma il ministro delle Finanze Tremonti non ha ancora apposto la sua firma sul decreto e questo ritarda la conclusione dell’iter”.
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